Alternanza Scuola-Lavoro tra successi ed insuccessi, ecco cosa modificare

I dati ci dicono che ai progetti di Alternanza Scuola-Lavoro in tutta italiano hanno pertecipato quasi 900.000 studenti, dati che certificano l’interesse degli studenti verso questo tipo di formazione/tirocini, ma se da un lato i dati indicano questo, dall’altro ci sono le realtà che mostrano gli aspetti più negativi dell’Alternanza Scuola-Lavoro, i fatti di cronoca e di denuncia degli ultimi mesi mettono in evidenza casi di molestie subite da studentesse, casi di sfruttamento dove gli studenti sostituivano completamente i dipendenti, casi dove gli studenti operavano in essenza di norme e regole sulla sicurezza del lavoro, insomma urgono delle modifiche che mettano in condizione gli studenti di tratte dei reali vantaggi dall’Alternanza Scuola-Lavoro e non che quest’ultima sia considerata “uno spazio” dopo le lezioni; o, peggio, a “un racconto teorico”.

Alternanza Scuola-Lavoro le eccellenze

Ovviamente l’Alternanza Scuola-Lavoro non è sempre negativa, in italia si registrano casi di eccellenza in Lombardia, Veneto, Piemonte, Lazio, Toscana, Liguria, Umbria, dove gli studenti apprendono come funziona il mondo del lavoro, anche all’interno di grandi aziende e molto spesso dopo il diploma gli stessi studenti vengono contattati dalle stesse aziende per continuare i percorsi formativi iniziati con l’Alternanza Scuola-Lavoro.

Ai cosi di eccellenze come detto si contrappongono poi le situazioni di maggiori criticità, specie da Roma in giù, dove, a eccezione della Puglia, la situazione resta difficile, qui l’Alternanza Scuola-Lavoro viene percepita ed attuata in maniera errata, ci sono moltissimi studenti che non vanno praticamente nulla durante i tirocini, per lo stesso ammissione spesso giocano al cellulare proprio perchè non sono impiegati a fare nulla, in altri casi vengono affidate loro mansioni del tutto inappropriate come ad esempio spazzare, pulire o spalare letame delle fattorie.

 

Alternanza Scuola-Lavoro – La ministra

Sul tema dell’Alternanza Scuola-Lavoro è intervenuta recentemente anche il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli la quale ha dichiarato che «l’alternanza è un’innovazione didattica importante. A breve metteremo a disposizione una piattaforma per migliorare il dialogo scuola-imprese; e il 16 dicembre organizzeremo gli Stati generali dell’alternanza».

L’obiettivo del governo è quello di puntare su progetti condivisi e di assoluta qualità, dove la formazione “on the job” è scuola a tutti gli effetti e va fatta bene.

Sembra che siano tanti gli istituti che “adattano i programmi didattici per far spazio all’alternanza; e in alcuni casi si arriva a interrompere le lezioni per due/tre settimane durante le quali l’azienda sostituisce l’aula”.

Leave a Reply