Alternanza Scuola-Lavoro, urgono delle riforme

In questi giorni i progetti di Alternanza Scuola-Lavoro sono più che mai sotto la lente d’ingrandimento a causa delle recenti vicende di cronaca che hanno visto giovani studenti sempre più sfruttati dai dotori di lavoro che sempre più spesso ne approfittano utilizzando gli studenti come dei veri e propri lavoratori dipendenti in tutto e per tutto, molto spesso inoltre i giovani che partecipano ai programmi di formazione Alternanza Scuola-Lavoro lavorano in ambienti lavorativi che non rispettano le norme sulla sicurezza sul lavoro, in questo modo i giovani rischiano la loro salute, cosa che per altro è già successa dove un 17enne di La Spezia ha riportato una frattura alla tibia schiacciato dal carrello elevatore nell’azienda presso cui era impegnato.

Sul tema dell’Alternanza Scuola-Lavoro sono mesi che da più parti s’invoa una riforma del settore con delle norme più chiare che impediscano lo sfruttamento dei giovani da parte dei datori di lavoro, delle norme che si pogano come obiettivo la formazione dei giovani e non gli interessi dei datori di lavoro.

A lanciare l’allarme in questi giorni è anche Sinistra Italiana che attraverso un comunicato ha denunciato molte situazioni inaccettabili come casi di sostituzione di lavoro retribuito con lavoro gratuito, moltissime molestie subite da alcune studentesse, fino all’incidente grave di 17enne di La Spezia che ha riportato una frattura alla tibia schiacciato dal carrello elevatore, insomma una situazione che deve essere affrontata e risolta, per questo Sinistra Italiana ha scritto alla Ministra dell’Istruzione Fedeli per sollecitare un rapido intervento su questo tema.

Alla Ministra in particolare viene chiesto un intervento straordinario e urgente che si rende necessario per risolvere molte criticità che interessano questo tipo di formazione, si chiede una moratoria per promuovere un’inchiesta ministeriale sui percorsi attivati, la loro qualità e i loro esiti, in cui chiamare le scuole e gli studenti stessi a prendere parola.

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