Altro docente aggredito per aver rimproverato uno studente

Un cellulare oggi giorno pare che non servi solo a mettere in contatto telefonicamente due persone, ma sembra più che altro un oggetto utile a tantissime cose, infatti collegandosi ad internet si possono compiere tantissime azioni dalle più svariate. Ma è corretto l’utilizzo che ne fanno degli smarthphone i giovani e i giovanissimi?

Da una recente indagini pare che l’utilizzo di tale tecnologia stia diventando sempre più esagerata, una “droga”dei tempi moderni, tanto da portare alcuni giovanissimi ad una vera e propria dipendenza.

Ma si può guarire e limitare l’uso del cellulare? In realtà sembra quasi che stia diventando una piaga che in alcuni casi davvero non sembra guarire, tantissimi i genitori che si rivolgono a specialisti per aiutare i propri figli a diminuire l’utilizzo di attrezzature tecnologiche come tablet e smartphone, alcuni giovanissimi fortunatamente riescono a venir fuori da tale problema grazie all’aiuto di genitori che li sostengo e li seguono, ma purtroppo non tutti riescono a limitare l’utilizzo di tali tecnologie.

E’ proprio il caso avvenuto negli ultimi giorni di uno studente delle scuole medie che nonostante i diversi richiami della professoressa ha continuato ad utilizzare lo smarthphone, all’ultimo rimprovero della docente il giovane ha reagito lanciando un oggetto contro la docente ribellandosi al suo rimprovero.

La notizia sta facendo il giro del web e dovrebbe suscitare più attenzione da parte dei genitori nei confronti di quei ragazzini a cui è tutto è permesso e che dovrebbero comportarsi in modo più consono ed educato soprattutto nei confronti dei docenti che sono li ad essere i loro educatori di vita e non solo a ricoprire il ruolo di insegnanti.

La città dove si è avvenuta la spiacevole situazione è la città di Sondrio, la docente in questione ha dichiarato che non vuol sporgere denuncia contro lo studente che gli ha lanciato un oggetto contro  perché rimproverato per l’uso del cellulare. La docente ha dichiarato “Non sarebbe questo il modo migliore per punire il minorenne responsabile”.

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