Aumento stipendi Dipendenti Pubblici e Privati nel 2022, le ultime novità

Aumento stipendi Dipendenti Pubblici e Privati nel 2022, le ultime novità – A partire dal prossimo anno pare che i dipendenti pubblici e provati riceveranno degli incrementi in busta paga, infatti già da mesi si discute della possibilità di introdurre un salario minimo che andrebbe a tutelare specialmente i lavoratori di alcuni settori. Alcuni però credono che la misura degli aumenti stipendiali che potrebbe essere attuata non troverà spazio nella prossima Legge di Bilancio, mentre quel che è certo, è che ci sarà una riforma del Fisco, per la quale sono a disposizione 8 miliardi di euro.

La nuova riforma del Fisco ha l’obiettivo la riduzione dell’imposizione fiscale, con possibili novità lato Irpef, infatti in tal modo si potranno aumentare gli stipendi.

Ma come potrebbero aumentare le retribuzioni?

Si attende entro dicembre 2021 la firma per l’accordo del rinnovo del contratto della Pubblica Amministrazione valido per il triennio 2019-2021, e tale accordo potrebbe introdurre un incremento di stipendio rispetto allo scorso anno, si tratta di un aumento medio di 107,00€.

Le risorse che potranno esser messe a disposizione per incrementare gli stipendi però secondo i sindacati non riusciranno a soddisfare tutti i lavoratori viste le somme relative agli scorsi anni ( 1,1 miliardi di euro per il 2019, 1,750 miliardi per il 2020 e 3,775 miliardi per il 2021).

Il nuovo intervento fiscale è in programma per il 2022 secondo alcune indiscrezioni potrebbe approvare un taglio dell’aliquota Irpef del 38%, ossia quella rivolta alla fascia compresa tra i 28 mila euro e i 55 mila euro lordi.

Pubblicato uno studio sulla base dei dati pubblicati dal Dipartimento delle Finanze del MEF che evince che è possibile stimare che un taglio del 3%, con l’aliquota fiscale che dunque scenderebbe al 35% avrebbe come conseguenza:

  • si verificherebbe un aumento di stipendio pari a zero per i redditi bassi, ossia per chi ha uno stipendio lordo che non supera i 28.000 euro;
  • i lavoratori con redditi compresi tra i 28.000 e i 50.000 risparmierebbero circa il 4%, circa 660,00€ in più sullo stipendio annuo;
  • coloro con redditi superiori ai 50.000, ma inferiori ai 75 mila euro il risparmio sarebbe del 2,9%, con un vantaggio annuo di 880 euro mensili.

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