Reddito di Cittadinanza: SMS per il Lavoro, se non si risponde si perde il sussidio

A breve potrebbe arrivare un’altra novità per i beneficiari del reddito di cittadinanza, si tratta di una proposta che è arrivata al Ministero del Lavoro e che al momento è al vaglio anche delle regioni. La  novità riguarderebbe un SMS che potrebbe esser inviato ai beneficiari del RdC, ma coloro che riceveranno l’sms e non risponderanno a tale messaggio si potrà vedere ritirato il supporto economico RdC.

Al momento però tale notizia non è ufficiale e si dovrà attendere la decisione e le modifiche in materia RdC del Governo Draghi.

Il Governo Draghi vuole puntare su alcune modifiche da apportare al RdC, e alcune modifiche potranno spegnere tutte le polemiche di quella parte di politica che ritiene che il Reddito di Cittadinanza non abbia funzionato.

Al momento però il destino dei navigator non appare ancora chiaro, e secondo alcune affermazioni fatte dal Ministro Orlando il ruolo dei navigator si concluderà a fine anno, come da contratto.

Il RdC è il sostegno economico che i beneficiari percepiscono in attesa di trovare un impiego, e ricordiamo che il supporto economico si perde:

  • al rifiuto della terza offerta di lavoro congrua nei primi 18 mesi di fruizione della misura;
  • al rifiuto della prima offerta di lavoro congrua nei successivi 18 mesi di fruizione.

Al momento nel nostro Paese i tanti beneficiari del reddito hanno già rinnovato il RdC dopo i primi 18 mesi, e ci sono beneficiari che si trovano nella condizione di dover accettare anche solo la prima offerta di lavoro congrua.

I centri per l’Impiego hanno l’obiettivo di semplificare l’iter di inserimento dei beneficiari RdC con un’offerta di lavoro congrua e  dovrebbero essere autorizzati anche SMS, come pure messaggi inviati con metodi meno convenzionali, come ad esempio per mezzo di Whatsapp.

Se i beneficiari del RdC ignoreranno le comunicazioni di messaggistica informale, un sms risultare fatale, in quanto potrebbe essere considerato come un rifiuto e come tale far scattare la sanzione prevista per il mancato rispetto della condizionalità.

Se il beneficiario RdC rifiuta per la terza volta l’impiego scatta la decadenza della misura, e si incorre nell’impossibilità di presentare una nuova domanda per i successivi 18 mesi dall’applicazione della sanzione, 6 mesi per quei nuclei familiari con minori o disabili gravi a carico.

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