Scuola Supplenze record, a Firenze ancora da nominare 448 Docenti, ultime novità

La paura di contagiarsi sta prendendo il sopravvento anche sui tanti docenti che non accettano le supplenze perché hanno paura del coronavirus. Tanti gli insegnanti che mancano per le supplenze e tale decisione dei docenti sta mettendo in crisi tutto il sistema degli inserimenti scolastici.

La scorsa primavera tutti i docenti attendevano con ansia l’apertura delle graduatorie , ma poi si son ritrovati a fare i conti con lo slittamento dell’apertura, ma poi il 6 giugno scorso il DL Scuola votato in Parlamento e si è dato l’avvio alla riapertura delle graduatorie di istituto di ex seconda e terza fascia.

Il 10 luglio 2020 il Ministero ha pubblicato l’O.M. n. 60/2020, annunciando così l’ avvio a riapertura e aggiornamento delle graduatorie nonché modifica di alcune parti del regolamento delle supplenze.

Dopo che le graduatorie sono diventate provinciali (GPS) affiancate dalle graduatorie di istituto, gli insegnanti hanno potuto scegliere fino a 20 scuole nella provincia scelta per ogni classe di concorso alla quale ha accesso.

Ad inizio settembre dopo la raccolta delle domande terminata il 6 agosto, gli uffici scolastici hanno pubblicato le graduatorie e si sono verificati numerosi errori presenti in elenchi che venivano proposti come definitivi, così per porre rimedio alla confusione creata si proporre le nomine, far entrare i docenti in classe.

I sindacati sono scesi in campo per far fronte al problema gestione supplenze e in particolare il sindacato Noi Scuola afferma che risulta che molti presidi non reclutino i supplenti necessari per il funzionamento delle classi sostenendo che non è permesso dalla normativa, almeno finché non si siano concluse tutte le nomine dalle graduatorie provinciali.

Inoltre i sindacati vogliono far luce sul fatto che alcuni docenti convocati su piattaforma online riferiscono che sebbene sia arrivato il loro turno sono stati esclusi dalla possibilità di scelta tra i posti residui disponibili in quanto le risposte che avevano dato nel modulo di inizio settembre non consentirebbero loro di scegliere ora in maniera diversa.

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