Controllo della febbre a scuola, governo impugna decreto del Piemonte, ultime novità

La Ministra Azzolina in accordo con il Ministro della Salute Speranza ha firmato e inviato un ricorso nei confronti della ordinanza della Regione Piemonte che, pochi giorni prima dell’avvio delle lezioni, ordinava alle scuole la misurazione della temperatura in ingresso o, in alternativa, un’autocertificazione da parte delle famiglie di aver effettuato il controllo a casa. Nel ricorso si fa presente che l’obbligo di misurazione della temperatura non previene il covid19, ma può favorirne la diffusione.

Il decreto regionale prevede l’obbligo per le scuole  di effettuare la rilevazione della temperatura a tutti gli studenti, in particolare occorre misurare la temperatura agli alunni prima dell’ingresso nell’istituto scolastico e nel caso che nell’istituto scolastico per ragioni oggettive comprovate non può misurare la temperatura è necessario  che le famiglie abbiano eseguito già tale pratica e possano certificare l’avvenuta misurazione con una autocertificazione che potrà essere esibita sul registro elettronico, sul diario, su un apposito modulo, su una chat di classe o in qualunque altro modo semplice scelto dalla scuola.

Nel caso suddetto qualora lo studente non è in possesso di autocertificazione la scuola avrà l’obbligo di misurare la febbre prima dell’inizio dell’attività didattica.

Forti critiche sta ricevendo il Decreto del Presidente Cirio, incluse quelle del Presidente dell’ANP, Antonello Giannelli.

E’ evidente nel ricorso che si richiede una sospensione immediata del provvedimento, ma si ribadisce più volte che la decisione di obbligare le scuole a misurare la febbre a scuola aumenterebbe il rischio di far circolare il covid già nel tragitto casa-scuola. L’ordinanza della Regione Piemonte determina ingiustificabile un ritardo nella misurazione della temperatura degli studenti, e che tale pratica dovrebbe avvenire soltanto all’esito del percorso casa-scuola.

Leave a Reply