Chiamata Diretta Docenti, braccio di ferro Miur-Dirigenti Scolastici

La chiamata diretta potrebbe restare in dubbio anche se la legge 107 è ancora vigente. Sembra che la costante del prossimo a.s. sia l’incertezza in quanto con il decreto sulle nuove assunzioni, che stabilisce il contingente e il cronoprogramma delle operazioni, si parla di immissioni, tanto per Graduatorie di Merito tanto per GaE, con titolarità su ambito territoriale, il tutto seguendo la procedura prestabilita per competenze da parte del dirigente scolastico.

Ma bisogna anche far i conti con alcuni dirigenti scolastici che si rifiutano di prestare servizio anche il mese di agosto influendo così sui tempi del piano. I Dirigenti scolastici si rifiutano di prestare servizio fino a ferragosto in quanto più volte anche ai sindacati hanno fatto pervenire lamentale anche su altri problemi come i criteri di valutazione dei presidi, il sistema delle reggenze e cosa ancora molto più grave lo stipendio molto magro.

Pare però che moltissime scuole, non l’adotteranno la chiamata diretta e scaricheranno le responsabilità sugli Uffici scolastici, che assegneranno d’ufficio le cattedre ai neoassunti, forse solo alcuni Dirigenti scolastici decideranno di rispettare gli obblighi.

Allora come fare?

I neoassunti per evitare problemi tecnici vari verranno chiamati a scegliere la scuola in cui essere incaricati, secondo punteggio, prima da concorso e poi da permanente, ed in quella stessa sede.

Le assegnazioni da chiamata diretta o d’ufficio, saranno prima delle assegnazioni provvisorie, evitando il caos dello scorso anno, eliminando così il lavoro dei presidi nel mese di agosto.

Come andrà a finire tale situazione non del tutto chiara? Nei prossimi articoli ulteriori aggiornamenti.

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