Coronavirus, spostamenti e autocertificazione: ecco come le nuove direttive del Governo

L’ultimo decreto del governo sull’Emergenza del CoronaVirus introduce un modello di autocertificazione per gli spostamenti dei cittadini dalle zone rosse dove si registrano il maggior numero di contagi, inoltre il decreto approvato ieri prevede tra le altre cose già a partire da questa mattina 9 marzo 2020 il monitoraggio nelle “aree a contenimento rafforzato”, tra le quali l’intera Lombardia e altre 14 province di Piemonte, Emilia, Veneto, Marche e Piemonte: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini in Emilia Romagna, Pesaro e Urbino nelle Marche, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli in Piemonte, Padova, Treviso e Venezia in Veneto.

All’interno di queste zone ci saranno fortissime limitazioni agli spostamenti dei cittadini ma non c’è un divieto assoluto come invece previsto per le zone rosse, i cittadini potranno spostarsi solo per «esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute» inoltre ai controlli che saranno effettuati dalle autorità come polizia e carabinieri dovrà essere presentato un modello di autocertificazione dove il cittadino attesta il motivo per derogare alla direttiva di ridurre il più possibile il movimento da un’area all’altra (e con questo la diffusione del contagio). Le limitazioni riguardano le persone e non le merci

Il modulo di autocertificazione è stato messo a disposizione dal dipartimento di Pubblica sicurezza. Resta comunque il divieto assoluto a spostarsi, senza eccezioni, per le persone sottoposte a quarantena o positive al coronavirus.

Il decreto approvato introduce inoltre anche delle sanzioni per chi viola le prescrizioni che sarà punito con l’arresto fino a tre mesi e l’ammenda fino a 206 euro, secondo quanto previsto dall’articolo 650 del codice penale sull’inosservanza di un provvedimento di un’autorità.

Ma pene più gravi possono essere comminate per chi adotterà comportamenti, come ad esempio la fuga dalla quarantena per i positivi, che possono configurare il reato di delitto colposo contro la salute pubblica, reato che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica.

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