Rinnovo Contratto Docenti Scuola 2020, ecco le ultime novità

Durante il mese di dicembre si è discusso molto del rinnovo del contratto dei docenti della scuola 2019-2021, nell’ultimo incontro datato 9 dicembre 2019 a Roma tra il premier, i ministri di Economia, Lavoro, Istruzione e Pubblica amministrazione, i vertici di Cgil, Cisl, Uil e delle rispettive categorie si è discusso proprio del rinovvo contrattuale del settore scuola e istruzione, ma non solo, si è discusso infatti anche della stabilizzazione dei docenti precari e della questione del TFS e dei prossimi Concorsi Pubblici.

Secondo FLC CGIL al momento nella legge di bilancio che verrà approvata entro il 31 dicembre 2019 non ci sono fondi necessari per il rinnovo contrattuale della scuola e quindi per gli aumenti di stipendio tanto promessi in questi mesi.

I 200 milioni in più, trovati per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, sono solo un segnale iniziale per avviare un’interlocuzione per trovare le risorse adeguate ad aprire il tavolo di contrattazione per il rinnovo del contratto. Per quanto riguarda la scuola il segretario della FLC CGIL dichiara che è essenziale anche riportare tutte le risorse nel contratto a partire dal bonus premiale che deve andare a sostenere i salari base tabellari.

La FLC CGIL fa notare che oltre ai fondi per la card docenti (384 milioni di euro) al bonus del merito ( 140 milioni euro) e i 66 milioni di euro delle risorse non spese della card docente andrebbero trovati altri  600 milioni di euro per garantire i 100 euro di aumento per gli stipendi dei docenti, secondo Francesco Sinopoli della FLC CGIL, si può avviare un rinnovo del contratto che deve avere come stella polare, l’orizzonte di andare verso l’equiparazione degli stipendi dei docenti a quelli degli altri dipendenti pubblici, riducendo la sperequazione esistente oggi rispetto agli altri comparti della pubblica amministrazione, e ovviamente ridurre l’eccessiva differenza con gli stipendi dei docenti di altre nazioni europee.

Gli aumenti stipendiali, a differenza del contratto 2016-2018, non saranno uguali per tutti ma diversificati da comparto a comparto.

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