Pechino: No al cellulare in classe e niente videogiochi per i minori di 8 anni

Il problema dello smartphone e dei videogiochi per alcune fasce d’età rappresenta un problema, sempre più spesso assistiamo a scene dove i genitori per tranquillizzare i loro figli gli danno il cellulare o li permettono di giocare con i videogame, un comportamento che giova certamente alla tranquillità del genitore ma che non giova per nulla ai bambini, che in questo modo rischiano di diventare dipendenti dalla tecnologia in età sempre più precoce.

A pechino stanno cercando di affrontare il problema in maniera seria, la città ha infatti emanato un nuovo regolamento al fine di limitare l’uso dei videogiochi e degli smartphone, il nuovo regolamento prevede il divieto assoluto di usare in classe lo smartphone, tablet o altri dispositivi elettronici, mentre i docenti sono tenuti a limitare il ricorso agli schermi digitali a scopo didattico a non oltre il 30% dell’intera durata delle lezioni.

I bambini non potranno essere esposti a schermi elettronici per oltre un’ora al giorno, mentre i minori di 8 anni non potranno accedere ai videogiochi.

Il nuovoregolamento imposto da pechino prevede anche una riduzione del carico di lavoro per gli iscritti in prima e seconda elementare, stabilendo una durata minima per le attività fisiche e di riposo per gli studenti di qualsiasi ordine e grado prima del college.

Inoltre, le autorità chiedono ai genitori di insegnare ai propri figli un uso ragionevole dei dispositivi elettronici e di incoraggiarli a partecipare ad attività all’aperto.

Il regolamento è stato pubblicato in collaborazione tra 10 diversi dipartimenti governativi, tra cui la commissione municipale per l’istruzione, la commissione sanitaria municipale e l’ufficio municipale dello sport, nel tentativo di prevenire la miopia tra i giovani.

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