Scuola: Telecamere in classe: per Fioramenti dubbi e costi eccessivi

La sicurezza degli studenti nelle scuole, soprattutto gli asili nido e le scuole elementari, è un tema molto importante su cui si discute da molti anni, i molti casi di maltrattamento ai danni dei bambini più piccoli da parte delle maestre hanno spinto anche le forze politiche a parlare di telecamere nelle scuole per evitare episodi di violenza nei confronti dei bimbi più piccoli.

Su questo aspetto in questi giorni si è espresso anche il Ministro dell’Istruzione Fioramonti il quale ha esternato il suo pensiero su questa proposta di legge che al momento è passato alla Camera ed è stato trasmesso al Senato dove però l’esame è fermo presso la Commissione Affari Costituzionali che deve ancora concludere il proprio lavoro e inviare il testo definitivo all’aula per il voto conclusivo.

Il Ministro dell’Istruzione ha fatto sapere che si tratta di un tema molto delicato che porta con sè  molti dubbi e costi per la sua attuazione, il Ministro ha dichiarato che è necessario discutere in maniera approfondita della questione e valutare tutte le criticità che potrebbero emergere, partire a razzo senza valute tutte le dinamiche e problematiche non ha senso secondo il Ministro.

Dubbi sull’introduzione delle telecamere nelle scuole nei mesi scorsi sono stati espressi anche da altri esponenti e addetti ai lavori, ad esempio il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, qualche tempo fa si era detto contrario “nei confronti dell’emendamento al decreto ‘sblocca cantieri’ che intende finanziare la norma che introduce videosorveglianza nelle aule degli asili nido, scuole d’infanzia e strutture socio-assistenziali”.

Per il primo cittadino del capoluogo partenopeo, la videosorveglianza nelle scuole rientrerebbe in “una visione repressiva e coercitiva dello Stato, come unica via per risolvere questioni complesse che non si vogliono affrontare se non in modo demagogico”

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