Uso cellulari in classe, il Garante della Privacy dice la sua, ecco le novità

Sull’uso del cellulare in classe come strumento didattico se nè discute da molto tempo, c’è chi accoglie in maniera positiva questa novità e chi invece è di parere opposto, le proposte negli ultimi mesi sono state molte su come usare lo smartphone come strumento didattico ma al tempo stesso evitare che ne venga fatto un’uso improprio durente le ore di lezione.

Sul tema in queste settimane si è anche espresso il garante della Privacy realizzado un vero e proprio vademecum sull’uso di questo strumento, all’interno del documento ci sono anche degli spunti proprio sull’uso del dispositivo all’interno delle scuole.

In uno dei capitoli del vademecum si parla proprio dell’uso dei cellulari all’interno delle scuole, il garante afferma che l’uso di questi strumenti è consentito ma esclusivamente per fini personali e “sempre nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone coinvolte (siano essi studenti o professori) immagine e dignità in particolare della loro”.

Secondo il Garante le scuole possono emanere dei regolamenti sull’uso di questi dispositivi vietando di fatto l’uso di strumenti all’interno delle aule come registratori,smartphone, tablet e altri dispositivi elettronici all’interno delle aule o nelle scuole stesse.

Il garante entra poi anche nel merito di cosa si può pubblicare sulla rete ad esempio afferma che gli studenti e gli altri membri della comunità scolastica, in ogni caso, non possono diffondere o comunicare sistematicamente i dati di altre persone (ad esempio pubblicandoli su Internet) senza averle prima informate adeguatamente e averne ottenuto l’esplicito consenso.

Di seguito mettiamo a disposizione il vedemecum integrale pubblicato dal Garante della Privacy:

vademecum

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