Rinnovo contratto Statali 2020, il Governo mette sul piatto 3,2 Miliardi, ecco le novità

Nella legge di bilancio 2020 c’è posto anche per i fondi da destinare al rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici statali che dovrebbe essere valida già a partire dal 2020, nelle notte di oggi 16 ottobre 2019 il consiglio dei ministri riunitosi ha discusso tutti i punti della prossima legge di bilancio ed inviato il tutto a bruxelles.

Rinnovo contratto Statali 2020, il Governo mette sul piatto 3,2 Miliardi, ecco le novità

Il governo soprende tutti ed anche i sindacati sulle questione del rinnovo dei contratti del pubblico impiego, dai documenti a bruxelles sulla legge di bilancio ci sono anche 3,2 miliardi di euro che sono destinati ai rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici A regime, ossia entro il 2021, i soldi a disposizione per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici saranno di 3,175 miliardi di euro. Si tratta di 1,4 miliardi in più degli 1,775 miliardi già stanziati dal governo precedente per il contratto del 2019-2021: 224 milioni nel 2020 e 1,2 miliardi nel 2021.

Il Ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone ha commentato affermando che il governo si è impegnato molto e fatto un grande sforzo per reperire le risorse necessarie destinate al rinnovo del contratto nazionale degli statali.

Ovviamente questi fondi messi a disposizione per i dipendenti pubblici si traducono anche in aumenti di stipendio, infatti la principale domanda che si faranno gli statali che leggono è: “Con questi soldi su che aumento potranno contare in busta paga?”

Come abbiamo specificato i fondi messi a disposizione non saranno tutti destinati agli aumenti di stipendio, se cosi fosse calcolando che ad oggi i dipendenti pubblici sono circa 3 milioni ogni lavoratore riceverebbe circa 90 lordi al mese in più in busta paga, ma purtroppo non sarà cosi.

In realtà i 3,175 miliardi di euro, potrebbero comportare aumenti molto più bassi, di circa 50 euro lordi mensili, poichè una parte dei fondi sarebbe destinata a stabilizzare il cosiddetto «elemento perequativo», un bonus extra di una ventina di euro che il precedente contratto aveva garantito alle fasce più basse di reddito tra gli statali, finanziandolo però solo a tempo (circa 540 milioni di euro)

Altri fondi sarebbero destinati ad effettuare nuove assunzioni di personale nelle amministrazioni centrali, periferiche ed in tutte le forze armate, dell’ordine e della difesa, una parte sarebbe poi destinata agli aumenti di stipendio, suddividendo i fondi come abbiamo visto gli aumenti in busta paga non dovrebbero superare i 50 euro lordi in busta paga.

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