Pensioni e Nuovo Governo: ecco come protrebbe cambiare la Quota 100

Da qualche giorno si è insediato il nuovo Governo PD-5 Stelle, in agenda sono molti gli interventi da metter in campo in primis la Riforma delle Pensioni, secondo alcune indiscrezioni la Quota 100 voluta dalla Lega potrebbe subire delle sostanziali modifiche, nell’articolo cerchiamo di capire quali potrebbero essere le novità da introdurre.

Pensioni e Nuovo Governo: ecco come protrebbe cambiare la Quota 100

Sulla modifica della Quota 100 le ipotesi al momento in ballo sono diverse, sia chiaro si tratta di ipotesi ma al momento non c’è nessuna modifica in atto della normativa cosi come è stata concepita dal precedente governo, tra le ipotesi più accreditate c’è sicuramente la riduzione delle finestre mobili che consentono l’accesso alla Quota 100 e quindi alla pensione.

Con le attuali regole chi aderisce alla Quota 100 percepisce la pensione dopo tre mesi dal raggiungimento dei requisiti per i dipendenti del settore privato e dopo sei mesi per gli statali, la modifica andrebbe proprio a modificare questi dettagli.

Altra ipotesi in capo è quella che riguarda l’innalzamento del minimo contributivo previsto per l’accesso alla misura che ad oggi risulta essere di 38 anni, tra le modifiche da apportare il nuovo governo potrebbe decidere di ridurre  la platea dei beneficiari portando questo limite a 39 anni; in tal caso, di fatto, si parlerebbe di Quota 101.

Altra modifica e novità della quota 100 potrebbe essere la durata del provvedimento, va ricordato che la Quota 100 è una soluzione sperimentale e non definitiva per la quale sono stati messi a disposizione fondi fino a dicembre 2021, al vaglio ci sarebbe il taglio di queste risorse che di fatto ridurrebbe la validità della Quota 100 che potrebbe essere valida fino al 31 dicembre 2020.

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