Deroga assegnazioni 2017/2018? I docenti GAE scrivono alla Ministra Fedeli

Il Comitato Nazionale docenti in GAE contrario alla possibile deroga al vincolo triennale dei docenti per le assegnazioni provvisorie pe ril prossimo anno scolastico, ha deciso di far sentire la propria voce inoltrando una lettera su tale argomentazione alla Ministra V. Fedeli. La lettera di disapprovazione include un aggiornamento sulla situazione della deroga assegnazioni provvisorie che descrive il comitato nazionale docenti come dannoso, in quanto già entrato in vigore lo scorso anno scolastico non ha apportato miglioramenti e per tale ragione nella lettera si chiede di non applicare tale deroga reintegri per il prossimo anno scolastico 2017/2018.

I docenti precisano che tale argomento riguarderebbe molte regioni del sud e specialmente sin Sicilia e Calabria migliaia di docenti precari in GAE non hanno avuto incarico annuale dopo che per anni hanno servito lo Stato, i docenti in questione a causa della scelta di adesione o non del piano assunzioni sarebbero stati spediti in tutta Italia con casualità, ma a tale “proposta” casuale hanno deciso di restare nelle graduatorie ad esaurimento in attesa di un nuovo piano di immissioni.

I docenti decisi a restare in graduatoria in attesa delle nuove immissioni erano consapevoli dell’incarico annuale viste le migliaia di cattedre rimaste disponibile e non date a ruolo, ma la deroga dello scorso anno, si può definire solo un danno per la parte più debole del comparto scuola, ovvero i precari.

A ritrovarsi senza incarico annuale sono stati migliaia di precari delle regioni del sud, in particolare Siciliani e Calabresi, in quanto tutte le cattedre residuali sono state assorbite dalle assegnazioni provvisorie. Di contro migliaia di cattedre già occupate al nord dai docenti neo immessi con la legge 107 sono state liberate e migliaia di scuole si sono trovate, ad anno scolastico inoltrato, senza docenti.

Per quanto concerne la situazione al nor Italia, pare che nella sola Milano a fine settembre mancavano all’appello 2000 insegnanti nel frattempo tornati al sud dopo che un piano di assunzioni mirato a riempire vacanze di cattedra li aveva mandati a lavorare al nor con la consapevolezza che essi stessi avevano chiesto mobilità ed erano inquadrati in un organico dell’autonomia per tre anni.

A lamentarsi oltre ai docenti vi sono anche moltissimi dirigenti scolastici che si sono trovati con numerosi disagi e per l’impossibilità a completare gli organici anche ad anno scolastico inoltrato.

Solo la senatrice Puglisi mesi fa in una intervista pubblica ammise il suo stesso errore e che l’emendamento da lei scritto era un modo per accontentare alcuni docenti ma che si era accorta dell’errore e di aver peggiorato la situazione.

E’ proprio a tal proposito che i docenti delle GAE chiedono che non vengano concesse altre deroghe al vincolo triennale per la tutela di quei docenti che non hanno potuto neanche considerare l’idea di essere trasferiti lontano.

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