Scandalo diplomi falsi, gli indagati volevano scalare le graduatorie Ata, ultime novità

Continuano le indagini da parte della magistratura sullo scandalo dei falsi diplomi conseguiti dal Personale ATA del sud assunto nelle scuole del nord, proseguono le indagini e gli interrogatori degli indagati, la magistratura vuole vederci chiaro fino in fondo e comprendere a pieno il ruolo che hanno avuto i diplomifici e coloro che hanno acquistati falsi titoli e diplomi per poter attenere un posto di lavoro di cui in realtà non nè avevano diritto.

Scandalo diplomi falsi, gli indagati volevano scalare le graduatorie Ata, ultime novità

Lo scandalo sui falsi diplomati e titoli ata era partito da un servizio di Luca Abete, inviato di Striscia la Notizia, dove aveva pizzicato anche un sindacalista che spudoratamente vendeva attestati e diplomi a pesone che volevano lavorare come personale ata, titoli e diplomi falsi poichè le persone in realtà non frequentavano e non studiavano nulla come aveva accertato il servizio di Luca Abete.

Secondo le ultime novità i nuovi interrogatori hanno portato ulteriori chiarimenti sulla vicenda, le ultime indagini si stanno concentrando sugli acquirenti dei diplomi falsi utilizzati per l’aggiornamento delle graduatorie Ata, chi sta conducendo le indagini vogliono comprende a pieno il meccanismo e le responsabilità.

Nelle scorse settimane erano stati ascoltati i primi acquirenti di falsi diplomi e al centro dello scandalo erano finiti l’istituto Mediaform di Acerra (Napoli), il campus Academy di Avellino, un centro studi di Vitulazio.

Antonio Perillo (ex collaboratore Cisl) è stato condannato in primo grado a 4 anni e 6 mesi: gestiva i file excel in cui erano presenti i nominativi degli acquirenti di certificati falsi Eipass.

Nel registro degli indagati sono finiti altri 44 che hanno confermato di aver acquistato i titoli e per tutti si profila il reato di corruzione in concorso. Sottoposti a misure cautelari altri oltre al 67enne Perillo. L’intera inchiesta ha portato alla scoperta di un vero sistema ben collaudato: con una cifra compresa tra i 2000 e i 3000 euro si potevano ottenere diplomi e attestati senza frequentare lezioni o svolgere prove. Nell’ultimo periodo i prezzi per l’acquisto dei certificati sarebbero calati a circa 700 euro.

Fonte: https://www.scuolainforma.it/2019/03/23/scandalo-diplomi-falsi-interrogatori-volevano-scalare-graduatorie-ata.html

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