Pensioni: Ultime Novità sulla Riforma e Notizie su Quota 100

Dopo la presentazione del DEF la riforma delle Pensioni e le ultime novità in essa contenute iniziano a diventare più chiare soprattutto per quanto riguarda la Quota 100, si inizia a capire quali saranno i provvedimenti in materia di pensionamento adottare dal governo Lega-5 Stelle, di seguito andiamo ad analizzare quali sono le ultime notizie e quali saranno i prossimi step della Riforma delle Pensioni 2018-2019.

Pensioni: Ultime Novità sulla Riforma e Notizie su Quota 100

Come dichiarato fin dagli inizi l’obiettivo dell’attuale governo è sempre stato quello di smantellare la legge fornero, questo sia da parte delle lega che dei 5 stelle, con i primi provvedimenti inseriri nel DEF (Documento Economia e Finanza) si inizia a smontare alcuni cardini principali della vecchia riforma delle pensioni messa a punto dal governo Monti nel 2011.

La Quota 100 si farà, un provvedimento che permetterà di lasciare prima il lavoro (rispetto alle attuali leggi) con la formula della somma minima di età anagrafica e contributi previdenziali necessaria per poter andare in pensione, l’applicazione della Quota 100 avverrà comunque con alcuni paletti, dal 2019 quando entrerà in vigore il provvedimento, verrà messo in essere con una doppia condizione, la prima prevede l’età minima a 62 anni e i contributi a 38 anni e la seconda prevede la possibilità di bloccare l’aumento dell’aspettativa di vita di 5 mesi per le pensioni anticipate previsto per il 2019.

Quindi in pratica dal 2019 in poi si potrà andare in pensione indipendentemente dall’età avendo 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 3 mesi per le donne) invece che 43 anni e 3 mesi., la Quota 100 secca dovrebbe quindi valere solo per coloro che lasciano il lavoro con 62 anni di età e 38 di contributi, mentre se si esce con un’età più elevata la quota sale (101 con 63 anni più 38, 102 con 64 anni più 38 e così via.

Altra novità riguarda l’opzione donna per la quale sarà prevista la proroga con l’anticipo per l’accesso alla pensione a fronte del ricalcolo interamente contributivo per gli anni di lavoro.

Per chi invece lascia il mondo del lavoro in anticipo non dovrebbero esserci penalizzazioni, secondo il governo con il pacchetto di provvedimenti varato dovrebbero lasciare il mondo del lavoro per andare in pensione circa 420 mila persone, che verrebbero rimpiazzate dall’assunzione di nuovi giovani che apporterebbe non solo nuovi posti di lavoro ma anche un sostanzioso ricambio generazionale.

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