24 CFU Concorso Scuola Docenti 2018, potrebbero diventare titolo aggiuntivo

24 CFU Concorso Scuola Docenti 2018 novità ultime notizie – Nel corso di una videointervista a Repubblica il Ministro dell’Istruzione Bussetti ha rilasciato importanti dichiarazioni sul prossimo concorso scuola docenti 2018, con focus anche sul FIT e sui 24 CFU Crediti Formativi che molti aspiranti docenti hanno conseguito nel corso del 2017, nell’articolo facciamo il resoconto della situazione alla luce anche delle dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione.

24 CFU Concorso Scuola Docenti 2018, potrebbero diventare titolo aggiuntivo

Il Ministro dell’Istruzione Bussetti ha evidenziato come sul tema dei concorsi scuola vi sia un po di confusione, l’obiettivo dell’attuale governo non è quello di smantellare la riforma della buona scuola, ma di andare ad intervenire dove necessario per migliorare le attuali problematiche e lacune della scuola pubblica, soprattutto per quanto riguarda il reclutamento dei docenti.

Il Ministro in un passaggio della video intervista afferma:

Fermiamo il prossimo bando per non abilitati e no a nuovi cicli di Tirocinio. Semplifichiamo tutto”. Spiega: “Le prove nazionali si svolgeranno solo quando serve e i candidati dovranno conoscere in anticipo il numero dei docenti necessari sulla singola materia”

Il Ministro affronta poi il tema del FIT ( il percorso formativo successivo al concorso pubblico), secondo il quale, non deve essere abolito ma è necessario semplificarlo, secondo il Ministro 3 anni di FIT sono troppi, i docenti immessi in ruolo devono avere la possibilità di avere una cattadra in età considerata “giovane” e non certo avanzata dopo i 30/35 anni.

Altro tema toccato dal Ministro dell’Istruzione è stato quello dei 24 CFU in discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche che i laureati hanno conseguito nel corso del 2017 in base al Dm n. 616 del 10 agosto 2017 in quanto requisito di accesso al concorso per laureati, previsto per fine 2018.

I 24 CFU potrebbero diventare un diventare titolo aggiuntivo e non più un  requisito di accesso al concorso per laureati, poichè bisogna dare una risposta a coloro che li hanno già conseguiti, afferma il Ministro.

Ovviamente su questi temi non c’è nulla di ufficiale, si tratta solo di indicazioni date dal Ministro circa i programmi e gli interventi che l’attuale governo vuole apportare nel settore scuola e concorsi, anche per le date del concorso il Ministro non ha dato particolari informazioni,  sarà necessario prima effettuare una ricognizione accurata dei posti disponibili, in modo che i docenti possano scegliere consapevolmente la regione in cui svolgere le prove.

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