Omofobia, Fedeli: “E’ a scuola che si educa al rispetto della Persona”

L’omosessualità è spesso un problema per molti adolescenti e ragazzi che vivono tale situazione come un problema da nascondere a tutti, talvolta ai propri amici, ai propri familiari e talvolta anche a se stessi, sopprimendo il loro essere.

Chi vive tali situazioni a costretto spesso a sopportare situazioni di disagio psichico ricevendo offese e minacce verbali che fanno davvero male ad un adulto ma soprattutto ad un ragazzino. Spesso i ragazzi omosessuali diventano vittime di compagni di scuola che adottano comportamenti avversi nei loro confronti e tale avversione è considerata omofobia, ovvero un pregiudizio nei confronti dagli omosessuali che porta a vivere in condizioni davvero drammatiche.

Un comunicato MIUR sottolinea proprio tale problema “Il contrasto dell’omofobia e della transfobia deve partire dalla scuola. È a scuola che si educa al rispetto dell’altra e dell’altro, secondo i principi della nostra Costituzione. Le studentesse e gli studenti devono essere formati per essere cittadine e cittadini responsabili e rispettosi dei diritti di ciascuna persona. A scuola dobbiamo creare, attraverso le nuove generazioni, una società di pari opportunità, di uguali diritti, di rispetto e di libertà, in cui ciascuna e ciascuno senta di potersi esprimere senza condizionamenti”.

Il tema omofobia è stato il centro di discussione nello scorso mese nella Giornata internazionale contro l’omofobia istituita con la risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007, a cui ha partecipato il Ministro V.Fedeli.

“La scuola è il luogo della conoscenza e dell’accoglienza. È il luogo in cui si fa esperienza della diversità, intesa come fonte di arricchimento di ciascuna e ciascuno di noi e dell’intera società. La scuola è quindi il luogo per definizione in cui si combatte ogni forma di esclusione, in cui si rifiutano la violenza e l’odio”.

“Aggredire l’altro o l’altra in quanto vissuto come diverso da noi significa lederne la dignità, i diritti. Alle ragazze e ai ragazzi dobbiamo spiegarlo con chiarezza. E dobbiamo invitarli, di fronte a episodi di violenza o discriminazione, a non girarsi dall’altra parte, a denunciare e contrastare. Anche quando questi episodi avvengono in Rete. Quando si aggredisce l’altro o l’altra, il fatto di farlo on line, in quella che comunemente definiamo la realtà virtuale, non è un’attenuante. Questo dobbiamo ricordarlo con forza” afferma il Ministro V. Fedeli.

Dopo tale incontro il Miur ha inviato alle scuole una circolare per invitare insegnanti e dirigenti scolastici ad effettuare un approfondimenti sul tema dell’omofobia e formando gli studenti al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, l’uguaglianza fra tutte le cittadine e  i cittadini e la non discriminazione.

A disposizione di tutte le scuole il portale:

www.noisiamopari.it

per divulgare le iniziative realizzate dalle varie istituzioni scolastiche da prendere come esempio per incentivare tutti a comportarsi in maniera rispettosa e ispirandosi ai principi della Costituzione italiana.

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