Legge 104, in vancanza grazie ai permessi, dipendente licenziato

Non sempre i social ci sono di “aiuto” anzi in alcuni casi ci fanno prendere troppo la mano, è proprio il caso di un impiegato di Todi che in seguito a dei controlli si è visto recapitare un procedimento disciplinare con una lettera di licenziamento.

L’episodio risale al 2016, anno in cui un dipendente della Usl Umbria 1 in servizio a Todi dopo aver richiesto permessi retribuiti previsti dalla legge 104 utilizzava i tali permessi per andare in vacanza per poi pubblicare le foto dei sui viaggio sul social network, e dopo un’indagine delle Fiamme Gialle è scattato per l’impiegato furbetto il licenziamento senza preavviso.

La sanzione disciplinare decisa dall’azienda sanitaria presso la quale l’impiegato lavorava e dopo una collaborazione fatta di controlli incrociati con la Guardia di Finanza, ha fatto emergere le innumerevoli richieste di permessi retribuiti per la Legge 104 fatti dall’impiegato, ma le discrepanze con permessi finti e foto su facebook hanno incastrato l’impiegato che credeva di farla franca.

Grazie alle Fiamme Gialle che hanno condotto l’indagine per tutelare la spesa pubblica ed in particolare, a contrasto delle truffe perpetrate da dipendenti, si sono avviati gli accertamenti disciplinari e avviato un procedimento interno che si è recentemente concluso con il licenziamento senza preavviso.

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