Il caso dei 60 bambini stranieri esclusi dalla materna

Siamo nel 2018 e le differenze del colore di pelle e della diversa nazionalità in un Paese come il nostro sembrano essere scomparse, quante mamme straniere si ritrovano a fare i conti con altre mamme italiane con problemi inerenti alla nazionalità o religione.

Questo è il caso invece di esclusione dalla scuola materna che interessa le scuole della città di Montefalcone, dove è stato fissato un tetto massimo per la presenza degli alunni stranieri in classe che sarà pari al 45% a partire dal prossimo anno scolastico.

La decisione del limite stranieri in classe arriva dal comune della provincia di Udine e servirebbe a contrastare il fenomeno delle cosiddette “classi ghetto”, a tal proposito è stata sottoscritta una convenzione tra il Comune e due istituti comprensivi cittadini, visto l’incremento a dismisura dei cittadini stranieri presenti presso la città in questione.

L’accordo stipulato prevede esclusi dall’anno scolastico 2018/2019 circa sessanta bambini delle scuole dell’infanzia e i sindacati non hanno subito perso l’occasione per far un esposto in procura, al Garante dei Minori, all’ufficio per la tutela dei minori a livello nazionale, in quanto secondo i sindacati della Flc Cgil lo Stato ha l’obbligo di fornire l’istruzione a tutti, indistintamente dal tipo di nazionalità o colore della pelle.

La Flc Cgil invece la pensa al contrario e stando così dalla parte del Sindaco e sottolinea il fatto che bisogna evitare le classi ghetto di soli stranieri, invece il sindaco di Monfalcone ha spiegato di aver già messo a bilancio dei fondi per offrire un servizio di scuolabus e dirottare i bambini nelle scuole dei comuni limitrofi.

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