Rinnovo CCNL Scuola: Fedeli prossimo passo rinnovo contratto

Il Primo articolo della Costituzione Italia afferma che “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.

In questi anni sempre più discussa la problematica lavoro, soprattutto in un Paese in difficoltà come il nostro, ma gli italiani non si lasciano sopraffare dal periodo di crisi e cercano fortuna all’Estero oppure cercano di rimboccarsi le maniche facendo anche chi due o tre lavori pure di poter vivere dignitosamente.

Uno tra i settori in Italia che nell’ultimo periodo sta subendo modifiche è il settore scolastico, di seguito nell’articolo troverete tutte le informazioni inerenti a tale settore.

Ancora novità nel settore scuola che arrivano da parte del Ministero dell’Istruzione, che sembrerebbero migliorare la vita lavorativa dei docenti, anche con un piccolo compenso economico maggiorato.

La novità sottolineata dal Ministro Fedeli prevede l’urgenza di eliminare il blocco dei rinnovi contrattuali, garantendo il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i dipendenti della scuola.

Il contributo mensile maggiorato, per parlare di cifre si aggirerebbe attorno ai euro 85 che saranno corrisposti a tutti i docenti.

Il Ministro V.Fedeli  ha indicato il “necessario riconoscimento sociale ed economico degli operatori della scuola, con l’urgenza di eliminare il blocco dei rinnovi contrattuali, che perdura da otto anni, una cosa che non c’è in nessun altro Paese d’Europa”,  ribadendo poi l’importanza dell’intesa raggiunta con il MEF.

Infatti a tal proposito il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha previsto per la trasformazione di 15.1000 posti di organico di fatto in organico di diritto porteranno le immissioni in ruolo dell’a.s. 2017/18 a 52.000., tali posti dovranno poi essere sommati anche ai posti già vacanti e a quelli che saranno disponibili dai pensionamenti.

Da sottolineare anche che tale distribuzione dei posti sopra citati dovrà avvenire per ordine di scuola e classe di concorso potrà essere nota solo dopo gli esiti della mobilità del personale di ruolo.

“Avrei preferito un confronto che avesse portato ad una soluzione un po’ prima nel tempo, ma quello che conta è il risultato” il Ministro continua dicendo “In questo caso due differenti ministeri, Istruzione e Mef, hanno avuto lo stesso obiettivo per responsabilità politica. C’erano organici scoperti, era importante mettere un punto a questo problema: non ha vinto nessuno, ma è stato solo un risultato utile per la scuola italiana” .

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