Giacenza Media ISEE 2024, Anno di riferimento, calcolo e richiesta

Con l’arrivo di Gennaio 2024 è tempo di effettuare l’aggiornamento del Modello ISEE con la richiesta della giacenza media presso Poste e Banche, ma di quale anno va richiesta la giacenza media? come si può richiedere il documento? è disponibile anche online? Nell’articolo rispondiamo a tutte le domande e vediamo quali sono tutte le ultime novità per l’aggiornamento dell’ISEE per la richiesta di Bonus e Agevolazioni nel 2024.

Giacenza Media ISEE 2024, Anno di riferimento, calcolo e richiesta

La richiesta dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) per il 2024 richiede la presentazione di vari documenti, tra cui quelli relativi al saldo e alla giacenza media dei conti correnti intestati a ciascun componente del nucleo familiare.

Un aspetto che spesso genera confusione riguarda l’anno di riferimento per la giacenza media del conto corrente. Nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’Isee, viene considerato l’anno precedente a quello in corso, creando così un “salto temporale” che può risultare complicato da comprendere. Nonostante ciò, questa prassi consente alle famiglie di raccogliere in anticipo la documentazione necessaria per la richiesta dell’Isee.

Sebbene tale approccio abbia suscitato alcune polemiche, poiché alcuni sostengono che per l’accesso a bonus e agevolazioni dovrebbe essere considerato un periodo più recente, la regola attuale agevola le famiglie consentendo loro di organizzarsi e raccogliere i documenti con anticipo. È sempre consigliabile verificare le specifiche istruzioni e regolamenti locali relativi alla richiesta dell’Isee, poiché potrebbero variare a seconda delle normative regionali o nazionali in vigore.

La giacenza media annua è un dato importante ai fini dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee). Per chiarezza, ecco una spiegazione su cosa significa giacenza media, come calcolarla e perché è utile ai fini Isee.

La giacenza media annua di un conto corrente è il risultato della media aritmetica delle giacenze giornaliere di un conto nel corso di un anno solare. Questo dato è significativo perché viene utilizzato per valutare la situazione economica di una famiglia o di un individuo.

È consigliabile richiedere direttamente all’istituto di credito a cui fa riferimento il conto corrente le informazioni sulla giacenza media annua per evitare errori che potrebbero influire sull’Isee.

Per semplificare la procedura, molti istituti di credito forniscono già questa informazione sui documenti che inviano annualmente ai clienti. Inoltre, utilizzando il servizio precompilato disponibile nell’area MyInps, si può evitare la necessità di recuperare manualmente tali informazioni presso il proprio caf o patronato.

La “giacenza media” è definita come l’importo medio delle somme a credito del cliente in un dato periodo, ragguagliato a un anno. Per il calcolo della giacenza media, esistono regole ben precise. Tuttavia, è sempre consigliabile effettuare una richiesta diretta all’istituto di credito per ottenere un’attestazione dettagliata contenente tutte le informazioni necessarie ai fini dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee).

L’Isee è uno strumento utilizzato per calcolare la situazione economica di una famiglia, tenendo conto sia dei redditi che dei patrimoni del nucleo familiare. Tra i documenti richiesti per l’attestazione Isee, rientrano anche quelli che indicano il saldo e la giacenza media di conti correnti, conti deposito o risparmio libero/vincolato e conti terzi individuale/globale.

È importante comprendere che la giacenza media non si riferisce solo al saldo del conto in un dato momento, ma rappresenta una media delle somme a credito durante un periodo specifico, solitamente un anno. Per evitare errori e semplificare la procedura, molte persone preferiscono richiedere direttamente all’istituto di credito l’attestazione con le informazioni necessarie per l’Isee.

La giacenza media è un elemento cruciale ai fini del calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee), poiché contribuisce a determinare il patrimonio mobiliare del nucleo familiare. Questo valore è poi sommato al patrimonio immobiliare per determinare la componente ISP (Indicatore della Situazione Patrimoniale), il cui 20% viene aggiunto ai redditi per ottenere l’Isee complessivo.

È importante sottolineare alcune specifiche riguardo all’Isee ordinario:

  1. Periodo di Riferimento: L’Isee ordinario considera la situazione economica aggiornata a due anni prima della presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Ad esempio, per l’Isee 2024, la giacenza media richiesta è quella riferita al 2022, mentre il saldo è quello di fine anno, aggiornato al 31 dicembre 2022.
  2. Considerazione di Tutti i Componenti del Nucleo Familiare: Questa regola si applica a tutti i componenti del nucleo familiare come considerato ai fini Isee.

Inoltre, nel caso dell’Isee corrente, che è utilizzato per l’aggiornamento dei patrimoni e può essere richiesto in determinate condizioni dal 1° aprile di ogni anno, è richiesta la giacenza media dell’ultimo anno. Quindi, per l’Isee corrente 2024, è richiesto il saldo aggiornato al 31 dicembre 2023, insieme alla giacenza media per lo stesso anno.

Per chi preferisce calcolare autonomamente la giacenza media senza presentare una richiesta all’istituto di credito titolare del rapporto, è possibile seguire una procedura abbastanza semplice.

Il calcolo della giacenza media si esegue dividendo la somma delle giacenze giornaliere per i 365 giorni dell’anno. Le “giacenze giornaliere” si riferiscono ai saldi giornalieri per valuta. È importante notare che la divisione deve essere effettuata sempre per 365, indipendentemente dal numero di giorni in cui il deposito o il conto risulta essere attivo.

Ecco una guida passo-passo:

  1. Registra le Giacenze Giornaliere: Ogni giorno, annota l’importo del saldo giornaliero del tuo conto corrente.
  2. Somma le Giacenze Giornaliere: Somma tutti i saldi giornalieri registrati nel corso dell’anno.
  3. Dividi per 365: Dividi la somma totale per 365 giorni.

Il risultato ottenuto rappresenterà la giacenza media annua del conto corrente. Questo valore può essere utilizzato per la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’Isee.

Tuttavia, è importante sottolineare che, per evitare errori, è consigliabile considerare anche l’opzione di richiedere direttamente all’istituto di credito un’attestazione contenente le informazioni necessarie per l’Isee.

Per calcolare la giacenza media, è necessario fare riferimento agli estratti conto bancari o postali, nei quali sono indicati i dati utili per determinare la somma delle giacenze giornaliere da dividere successivamente per 365. Seguendo una procedura dettagliata, è possibile ottenere l’importo della giacenza media. Ecco una guida passo-passo:

  • Consultare gli Estratti Conto: Accedere agli estratti conto bancari o postali ricevuti durante l’anno considerato. Se si ricevono estratti conto mensili, si avranno 12 estratti conto; se si ricevono trimestrali, se ne avranno 4 per ciascun anno.
  • Individuare i Numeri Creditori: All’interno degli estratti conto, individuare dove sono indicati i numeri creditori, solitamente riportati sotto voci come “calcolo delle competenze” o “degli interessi”, “riassunto scalare” o “scalare per valuta”. Questi numeri rappresentano le giacenze giornaliere.
  • Somma dei Numeri Creditori: Per ciascun estratto conto, sommare i numeri creditori indicati.
  • Dividere per 365: Dopo aver ottenuto la somma totale dei numeri creditori di tutti gli estratti conto, dividere questo valore per 365 giorni.

Il risultato ottenuto rappresenterà l’importo della giacenza media annua del conto corrente. Se il conto corrente è cointestato, occorre attribuire pro-quota il saldo, ad esempio, il 50% se il conto corrente è intestato a due persone.

È importante notare che in presenza di una giacenza media negativa, nell’Isee andrà inserito sempre il valore zero. Questo procedimento consente di ottenere un dato preciso e coerente da utilizzare per il calcolo dell’Isee.

Data la complessità del calcolo della giacenza media e la possibilità di errori, è sempre consigliabile richiedere direttamente la giacenza media alle banche o alle Poste. Molti istituti bancari e Poste Italiane offrono procedure specifiche per ottenere facilmente questa informazione. Ecco alcune considerazioni importanti:

  • Home Banking: Molte banche permettono ai titolari di conto di scaricare la certificazione della giacenza media direttamente dall’home banking, semplificando notevolmente il processo.
  • Area Personale: Per i conti correnti postali, è possibile ottenere la certificazione della giacenza media dall’area personale online.
  • Richiesta in Filiale: Alcune banche, come nel caso di Unicredit, potrebbero richiedere ai titolari del conto di presentarsi in filiale per effettuare la richiesta della giacenza media.

Poiché le procedure possono variare tra le diverse istituzioni finanziarie, è consigliabile contattare direttamente la propria banca o Poste Italiane per informarsi su come ottenere la giacenza media in modo accurato e conforme alle esigenze dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee).

In questo modo, si evitano possibili errori nel calcolo e si assicura la corretta presentazione delle informazioni richieste durante la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’Isee.