Assegno Inclusione e Supporto Formazione Lavoro Ultime Novità 2024

Assegno Inclusione e Supporto Formazione Lavoro Ultime Novità 2024 – Il Ministro Calderone, durante la sua partecipazione agli Stati Generali, ha nuovamente affrontato la questione del mercato del lavoro e del modello di sostegno attuale. In un’intervista rilasciata successivamente al suo intervento, il commissario straordinario dell’Inps, Micaela Gelera, ha condiviso i piani dell’istituto per affrontare il problema della disparità salariale tra le donne con figli e quelle senza. Inoltre, Gelera ha offerto interessanti riflessioni sul rapporto in evoluzione tra lavoratori e pensionati, destinato a subire cambiamenti significativi.

Recentemente, il Ministro Calderone ha comunicato il ritardo di un mese nel termine entro cui i nuclei familiari possono essere presi in carico dai servizi sociali, con la nuova scadenza fissata entro il 30 novembre grazie alla proroga. Calderone ha precisato che si sta lavorando attivamente per garantire che l’implementazione della nuova misura avvenga senza conseguenze negative.

Il contesto attuale del mercato del lavoro e del mondo del lavoro è caratterizzato da una fase critica, con molteplici cambiamenti in corso ai quali anche le misure di sostegno dovranno adeguarsi. Nel seguito, esamineremo le ultime dichiarazioni del Ministro Calderone agli Stati Generali per comprendere meglio cosa potrebbe mutare in questo scenario in continua evoluzione.

Dal 1° gennaio 2024, entrerà in vigore l’Assegno di Inclusione come nuova misura di sostegno economico e di integrazione professionale e sociale. Questo beneficio sarà concesso a coloro che, oltre a soddisfare specifici requisiti reddituali, parteciperanno a un percorso di attivazione sociale e lavorativa.

L’assegno sarà destinato esclusivamente a categorie considerate fragili, dunque ai nuclei familiari con almeno un componente disabile, minorenne, over 60 o in condizioni di svantaggio e inserito in un programma di assistenza con i servizi sociali territoriali.

D’altra parte, il Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sfl), già attivo dal 1° settembre scorso, si rivolge al singolo membro del nucleo familiare che rispetti specifici requisiti economici, reddituali e di cittadinanza e abbia un’età compresa tra i 18 e i 59 anni.

Questa misura è progettata per agevolare la ricerca di una nuova occupazione per il singolo individuo, inclusa l’individuazione di attività formative finalizzate alla qualificazione o riqualificazione dei beneficiari.

Nel dibattito sul Reddito di Cittadinanza e il Supporto Formazione Lavoro, il Ministro Calderone ha evidenziato che, su una base di 200.000 individui idonei a lasciare il Reddito di Cittadinanza, solamente il 40% ha presentato domanda per accedere al Supporto Formazione Lavoro. Questo dato indica che esistono alternative nell’accesso al mondo del lavoro al di là di questa misura specifica.

Tuttavia, va notato che il Ministro non ha considerato in modo esaustivo che, in molte situazioni, con la cessazione del supporto economico del Reddito di Cittadinanza, molti individui sono stati costretti a cercare nuove opportunità di reddito.

Inoltre, l’attivazione del Supporto Formazione Lavoro potrebbe comportare tempi di attesa considerevoli, con almeno un paio di mesi che intercorrono tra la presentazione della domanda all’INPS, l’iscrizione alla piattaforma per l’Inclusione Sociale, la stipula degli accordi e la partecipazione a un corso o a un’altra iniziativa di attivazione lavorativa.

Micaela Gelera ha illustrato il piano d’azione per riequilibrare il rapporto tra lavoratori e pensionati, sottolineando che l’intervento cruciale deve concentrarsi sul fronte occupazionale. L’obiettivo principale è aumentare il tasso di occupazione attraverso la creazione di lavori di qualità e professionalizzanti.

Il nuovo commissario straordinario dell’INPS ha sottolineato l’importanza di garantire opportunità lavorative in settori che offrano retribuzioni adeguate, in grado di sostenere la base contributiva essenziale per il sistema a ripartizione su cui si fonda la previdenza italiana. La creazione di impieghi che assicurino un reddito sufficiente diventa così un elemento chiave per sostenere il sistema previdenziale nel suo complesso.