Assegno Unico non pagato o in ritardo, i chiarimenti INPS

Sul pagamento dell’assegno unico da parte dell’INPS negli ultimi mesi si sono registrati ritardi nei pagamenti e in alcuni casi anche dei pagamenti saltati, ovvero non ricevuti dai beneficiari, ma quali sono i motivi di questi ritardi e disservizi sul pagamento dell’Assegno Unico? A chiarire la situazione è intervenuta la stessa INPS che con una nota ha fornito spiegazioni sulle ultime vicende che ha coinvolto i pagamenti mensili.

Assegno Unico non pagato o in ritardo, i chiarimenti dell’INPS

Nelle scorse settimane ma anche nei mesi precedenti sono state molte le segnalazioni da parte di utenti che lamentavano ritardi nei pagamenti dell’assegno unico o pagamenti non ricevuti proprio, ricordiamo che le modalità di riscossione dell’assegno unico sono in contanti presso gli uffici postali con bonifico domiciliato, accredito su postepay evolution, libretto postale, conto corrente bancario o postale.

Detto ciò nelle ultime settimane si sono verificati diversi problemi sul pagamento dell’assegno unico, pagamenti con molti giorni di ritardo o pagamenti del tutto saltati, ricordiamo infatti che il pagamento avviene ogni mese.

Dopo le molte segnalazioni sulla vicenda è intervenuta direttamente l’INPS che attraverso i canali social ufficiali ha dato risposta a chi non ha ancora ricevuto il pagamento dell’Assegno Unico o chi l’ha ricevuto in ritardo.

L’INPS fa presente che a partire dal 1  marzo 2023 coloro che nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023 abbiano presentato una domanda di Assegno unico, accolta e in corso di validità, beneficiano dell’erogazione d’ufficio della prestazione da parte dell’INPS, senza dover presentare una nuova domanda.

Inoltre l’INPS ha evidenziato che non esiste una data di pagamento fissa, essa infatti per molteplici motivi può cambiare da un mese all’altro senza che ci sia nessun prevviso, proprio perchè non esiste una data unica di pagamento.

Inoltre può inoltre capitare, come previsto dalla legge, che i funzionari decidano di procedere con l’avvio di controlli a campione, facendo in questo modo slittare il pagamento di qualche giorno.

L’INPS inoltre ricorda che tra i motivi di un mancato pagamento dell’Assegno Unico ci sono anche i casi soggetti a conguagli (positivi o negativi), che alla fine del mese possono essere ancora in fase di elaborazione.

In casi del genere l’INPS fa sapere che provvede ad informare i beneficiari tramite avviso personale (magari inviato direttamente nella propria area personale sul sito INPS, a cui è possibile accedere tramite SPID, CNS o CIE), sia tramite appositi circolari e messaggi pubblicati sul portale ufficiale.