Sempre più spesso si leggono storie di studenti che non brillano certamente per altruismo, educazione e abnegazione nello studio, ma quando ci sono storie diametralmente opposte è sacrosanto raccontarle, si tratta di una vicenda che è arrivata anche ai palazzi della politica e che arriva da una scuola in provincia di Avellino (Frigento) dove un’intera classe di una quinta del Liceo Linguistico e delle Scienze umane, ha rinunciato alla gita scolastica perchè il loro compagno disabile non poteva seguirli in una delle più classiche esperienze che si fanno a questa età.
L’intera classe doveva andare in gita scolastica in Spagna a Barcellona, ma vi hanno rinunciato poichè il loro compagno disabile in carrozzina, non li avrebbe potuto seguire in pullman e nemmeno sul traghetto.
E’ cosi l’intera classe senza pensarci sù due volte, ha deciso di rinunciare alla gita scolastica mostrando maturità, senso civivo ed altruismo che spesso nelle scuole italiane fatica ad amergere.
Nonostante gli sforsi dei docenti che hanno provato a risolvere in altro modo le difficoltà con la compagnia di viaggio che organizzava la gita, purtroppo non c’è stato modo di poter gestire nel migliore dei modi la gita anche per il compagno disabile.
L’intera classe inoltre ha anche protestato davati scuola chiedendo delle spiegazioni e come episodi del genere si possano ancora verificare nel 2023.
Gli studenti hanno anche ricordato che esiste l’articolo 645 dell’11 aprile 2002 del capitolato d’oneri tra istituzioni scolastiche e agenzie di viaggi emanato dal Ministero d’istruzione il quale sancisce che tutti abbiamo il diritto di andare in gita, studenti disabili compresi.
Sia la scuola che le istituzioni si sono schierate in favore degli studenti e della loro protesta, il preside dell’istituto si è detto pronto ad organizzare una nuova gita che comprenda anche lo studente disabile e si è detto fiero dei loro studenti.
Anche la politica è scesa in campo, la Santanchè ha dichiarato che è Inaccettabile che nel 2023 succedato cose del genere che plaude al comportamento esemplare di una classe che rinuncia a una gita per solidarizzare con chi non sarebbe potuto partire, ma è inaccettabile che nel 2023 accadano queste cose.
“Dobbiamo investire di più – dice la Santanchè – per garantire piena accessibilità dei servizi e massima qualità per tutti. È infatti questo l’obiettivo del Fondo di accessibilità dell’offerta turistica, che stanzia 18 milioni complessivi per finanziarie le spese sostenute dalle imprese turistiche nell’ambito delle certificazioni relative all’accessibilità della proposta turistica per persone con disabilità. Inoltre abbiamo già avviato una collaborazione proficua con il ministro Locatelli e alcune associazioni di categoria che ho incontrato in settimana. Il turismo accessibile – conclude – sarà centrale nella programmazione dei prossimi mesi”.