Pensioni Oggi, prorogato l’Ape sociale fino al 2019

Pensioni Oggi –  Importanti novità arrivano sul fronte Pensione in particolare per l’Ape Sociale che sarà prorogata fino al 2019, grazie alla proroga per gli addetti ai lavori usuranti, i disoccupati, gli invalidi dal 74% e coloro che assistono un familiare beneficiario della Legge 104 non ci sarà nessun aumento dell’età pensionabile e potranno accedere all’Ape Sociale uscendo dal mondo del lavoro a 63 anni di età fino al 31 dicembre 2019, questa proposta è stata inserita nella legge di bilancio 2018 che in queste settimane è in discussione in parlamento.

La proposta inserita in legge di bilancio, prevede inoltr anche uno sconto fino a 2 anni di contributi per tutte le donne con figli e la possibilità di ottenere l’agevolazione anche per i lavoratori a termine cessati, per coloro che possiedono contribuzione versata all’estero, per i disoccupati che pur avendo diritto al sussidio non l’hanno tenuto e per coloro che si sono rioccupati per più di 6 mesi. Il provvedimento in pratica, permetterà di estendere i destinatari dell’Ape Sociale allo scopo di diminuire gli effetti del futuro aumento dell’età pensionabile per le categorie di lavoratori che sono considerati maggiormente svantaggiati.

Pensioni Oggi, come funzionerà l’Ape sociale

Ma come funzionerà l’Ape sociale in virtù delle novità che abbiamo appena visto? Vediamo di seguito come verrà attuato e chi saranno i beneficiare di questo provvedimento.

L’Ape Sociale sarà destinato a tutti i lavoratori che possiedono almeno 63 anni di età e 30 o 36 anni di contributi, a seconda della categoria lavorativa cui appartengono, il trattamento economico spetterà fino a quando il lavoratore non maturerà i requisiti necessari alla pensione di vecchiaia, il provvedimento sarà inoltre destinato ad alcune categorie di lavoratori tutelati: disoccupati, invalidi, caregivers e addetti a lavori faticosi e rischiosi, il trattamento economico previsto dall’Ape Sociale sarà a carico dello Stato e non come l’Ape Volontario che invece resterà a carico del Lavoratore che dovrà stipulare un prestito attraverso banche o poste.

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