Pensioni, Quota 103 e APE sociale prorogate fino al 31 dicembre 2024

Ultime Novità Pensioni, Quota 103 e APE sociale prorogate fino al 31 dicembre 2024 – Il 30 dicembre 2023, in gazzetta ufficiale è stata pubblicata la legge numero 213. Questa normativa riguarda il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2024 e il periodo di tre anni successivo. Tra le principali novità, spiccano le modifiche relative al sistema pensionistico. La legge prevede principalmente la proroga dell’Anticipo Pensionistico (APE) Sociale fino al termine dell’anno 2024. Questo aiuto è indirizzato a particolari gruppi di lavoratori, inclusi coloro che sono senza impiego da tempo prolungato, i caregiver, e gli individui con una percentuale di invalidità pari al 74%. Per accedere a questo sostegno, è necessario avere un’età minima di 63 anni e 5 mesi.

Le richieste per l’accesso all’APE Sociale devono essere inoltrate entro il 31 marzo 2024. Tuttavia, esiste una norma eccezionale che consente di presentare le domande fino al 15 luglio 2024, nonostante questo contraddica le direttive del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 88/2017. È cruciale evidenziare che il vantaggio dell’APE Sociale non può essere combinato con entrate da occupazioni subordinate o libere-professioniste, ad eccezione dei guadagni derivanti da lavoro autonomo saltuario, fino a un massimo di 5.000 euro lordi all’anno.

Un’ulteriore modifica significativa riguardante il sistema pensionistico italiano è l’estensione per un anno aggiuntivo della cosiddetta “Quota 103”. I criteri per accedere a questa opzione pensionistica restano immutati: è necessario avere compiuto 62 anni di età e avere accumulato 41 anni di contributi.

I soggetti che sceglieranno di aderire a questo schema nel corso del 2024 percepiranno l’intero importo della pensione calcolato secondo il metodo contributivo, con un tetto massimo di 2.272 euro lordi mensili fino al compimento dei 67 anni. Le richieste per beneficiare di questa opportunità devono essere inoltrate non oltre il 28 febbraio 2024.

Per coloro che avevano già raggiunto i requisiti per la Quota 103 entro il 31 dicembre 2023, verranno mantenuti i vantaggi precedentemente stabiliti, inclusa la pensione determinata attraverso il sistema misto. Per questi individui, l’importo massimo della pensione è fissato a 2.840 euro lordi al mese.

Il comma 320 della legge menzionata stabilisce un significativo sostegno finanziario, coprendo il 90% dei costi per l’acquisto di sottoscrizioni a giornali, periodici e riviste da parte delle istituzioni scolastiche.

Questa iniziativa è un chiaro esempio di come si intenda rafforzare il rapporto tra il settore educativo e quello dell’informazione, ritenuto fondamentale per sviluppare una cittadinanza informata e consapevole.

Passando al comma 326, l’attenzione si sposta sulla estensione dei contratti a termine per il personale ausiliario impiegato nelle scuole delle regioni meridionali d’Italia.

Questa proroga, che resterà in vigore fino al 15 aprile 2024, è volta a combattere il problema della dispersione scolastica. Tale fenomeno è particolarmente pronunciato nelle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, e la misura intende fornire un supporto concreto per affrontarlo.

Il comma 328 enfatizza la necessità di incrementare il numero di insegnanti per supportare efficacemente i progetti sperimentali inclusi nel piano “Agenda Sud”. Per l’anno scolastico 2023/24 sono stati confermati gli stanziamenti già previsti, con l’aggiunta di un finanziamento supplementare di 10 milioni di euro per l’anno 2025.

Proseguendo, il comma 329 autorizza una spesa di 40 milioni di euro per il 2025. Questo investimento mira a ridurre le disparità territoriali e a combattere la dispersione scolastica, proseguendo gli sforzi già intrapresi per l’anno scolastico 2023/24.

Il comma 330 si concentra sul riconoscimento e sul potenziamento del ruolo del personale docente, prevedendo un aumento di 42 milioni di euro per gli anni 2024 e 2025. Questi fondi sono destinati a valorizzare le attività di tutoraggio, orientamento e supporto alla ricerca educativa, ampliando un fondo già esistente.

Riguardo alla formazione del personale scolastico, il comma 331 evidenzia l’importanza del Piano nazionale, finanziato con 39,4 milioni di euro per il biennio 2024-2025, in linea con quanto stabilito dalla legge 107/2015.

Infine, il comma 332 si dedica al fondo unico nazionale per i dirigenti scolastici, prevedendo un incremento di 700.000 euro per il 2024 e di 3 milioni di euro per il 2025. Questi fondi sono destinati al rafforzamento delle risorse per il biennio contrattuale 2008/2009.