Bambina disabile costretta a pagare la mensa a scuola

Vedersi recapitare a casa un bollettino per il pagamento di 446 euro per la mensa scolastica del proprio figlio esente da tale pagamento, è un fatto che sta destando l’attenzione di molti. Stiamo parlando del caso di una bambina disabile di Montesilvano, iscritta in una scuola di Pescara, che dapprima si ritrova a fare i conti con il pagamento della mensa scolastica a causa di questioni burocratiche legate alla residenza, si ritrova a fare i conti con il pagamento mensa dell’anno precedente, sebbene la questione pareva essere risolta da un accordo tra i Comuni di Pescara e Montesilvano (Pescara).

A raccontare tale notizia di tale situazione che lascia davvero senza parole è il consigliere comunale pescarese Massimiliano Di Pillo (M5s) che invita il Comune di Pescara e Montesilvano a risolvere la situazione. In un primo momento la problematica dell’esenzione mensa fu risolto grazie all’intervento dell’associazione Carrozzine Determinate e dl Movimento 5 Stelle e Di Pillo sottolineò che tali situazioni non si sarebbero mai più ripetute a rispetto di ogni disabile, ma nonostante tali promesse sono state recapitate ai genitori della bambina i bollettini per l’anno 2016-2017, per un totale di 466 euro, in cui si chiede il saldo dei pasti fruiti.

Afferma Di Pillo che dopo che nei precedenti anni il Pronto Intervento Sociale di Montesilvano ha provveduto al pagamento delle somme dovute, oggi da Montesilvano non pervengono risposte, mentre a Pescara l’assessore Giacomo Cuzzi non ne vuole sapere e scarica le responsabilità, cercando di mascherare le proprie gravi inadempienze, e che il disagio provocato alla famiglia della bimba da questa situazione potrebbe sussistere anche per molti altri bambini.

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