A partire dal lunedi 3 gennaio 2022 saranno 10 le regioni italiane che passeranno dalla zona bianca alla zona gialla, l’esponenziale aumento dei contagi che ha raggiunto 150 mila positivi al giorno ha costretto molte regioni a cambiare colore e modifiche le regole per l’accesso ai luoghi chiusi ma anche all’aperto, nell’articolo facciamo il punto sulla situazione, vediamo quali sono le regioni coinvolte e le nuove regole da rispettare dal 3 Gennaio 2022.
Possiamo tranquillamente affermare che da lunedi 3 gennaio 2022 quasi mezza italia passerà in zona gialla, in queste settimane le regioni che hanno abbandonato la zona bianca per diventare gialla sono Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Trentino-Alto Adige e Veneto, a cui da domani si aggiungeranno anche le regioni Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia che abbandonano la fascia bianca.
Per quanto riguarda le regole che saranno attive in queste regioni saranno l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, per quanto riguarda i locali di ristoro come pub, ristoranti e affini non ci sarà il limite delle 4 persone al tavolo superato dall’obbligo di Super green pass per bar e ristoranti.
Di fatto, i nuovi decreti varati dal governo nell’ultimo mese per far fronte alla crescita dei contagi e alla variante Omicron hanno superato e reso inutile il sistema delle zone a colori. Infatti, anche con il passaggio di qualche Regione in zona arancione a partire dal 10 gennaio, le regole rimarrebbero sostanzialmente identiche: l’unica vera differenza sarebbe l’obbligo di esibire il certificato verde (anche ottenuto tramite tampone) per uscire dai Comuni con più di 5.000 abitanti.
Le recenti norme introdotte dal Governo hanno in pratica annullato la quasi totalità delle differenze tra i vari colori, il sistema che ha gestito l’emergenza covid prima che entrasse in vigore il green pass e super green pass, anche per quanto riguarda le regioni che dovessere entrare in zona arancione qui le differenze saranno marginali, le uniche differenze sarebbero per i non vaccinati, ma per tutti coloro che sono in possesso del certificato verde è possibile svolgere qualsiasi attività.
Maggiori restrizioni riguarderebbero solo quelle regioni in zona rossa, ma le soglie previste sono un’occupazione in area medica sopra il 40% e in terapia intensiva oltre il 30%. Se gli ospedali dovessero avvicinarsi a cifre del genere, il governo interverrebbe prima.