Lavoro, divieto di licenziamento tramite Zoom o Whatsapp, ecco le novità

Licenziare un dipendente tramite mezzi di comunicazione digitale non è illegale, e lo potrebbe stabilire una nuova regola del Ministero del Lavoro che potrebbe impedire appunto ai datori di lavoro di utilizzare tale metodo di licenziamento. Il Ministero del Lavoro potrebbe inoltre stabilire di obbligare le aziende a comunicare e organizzare in anticipo il licenziamento per delocalizzazione, in quanto proprio gli ultimi casi di cronaca hanno dimostrato che ad utilizzare tale pratica sarebbero molte aziende.

Utilizzare una comunicazione digitale per un licenziamento non è illegale ma, secondo i tribunali sarebbe sono una problematica relativa alla dignità etica, infatti tantissimi sono i casi di licenziamento registratosi negli ultimi anni avvenuti tramite una comunicazione digitale.

Tanti i licenziamenti registratosi in Italia e il Ministero del Lavoro sta lavorando pper garantire ai lavoratori una transizione più soft, in quanto proprio negli ultimi anni a causa della pandemia tanti sono stati i licenziamenti avvenuti tramite sms o altre forme digitali.

Il Minstero del Lavoro ha deciso di regolamentare i licenziamenti che avverranno tramite sms o online per scongiurare una deriva di tale comportamenti, chiamando tale regolamento il “pacchetto antidelocalizzazioni”, in cui sarebbero incluse delle sanzioni salate per le aziende che non rispettano tale regolamento.

I licenziamenti potranno avvenire si tramite una comunicazione digitale scritta ( WhatsApp, Telegram, email), ma i datori di lavoro dovranno informare il dipendente tramite una comunicazione ai sindacati entro 90 giorni.

Tutte le aziende che decideranno di delocalizzare in un’altra zona del Paese o all’estero dovranno attivare la procedura sopra descritta allegando una comunicazione  ai sindacati e Regioni interessate, ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo e all’Anpal che include valide motivazioni (ragioni economiche – finanziarie- tecniche).

Nella stessa comunicazione le aziende dovranno indicare le prassi per l’organizzazione della chiusura e l’indicazione dei profili professionali delle persone interessate dai licenziamenti.

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