Reddito di Cittadinanza: tra possibile abolizione e ritardi nei pagamenti, le ultime novità

Il reddito di cittadinanza, tra polemiche e notizie di cronaca dove vengono smascherati sempre più fubetti, va comunque avanti, da pochi giorni si è entrati nella cosidetta fase 2 del programma, sul sito web dell’Anpal è stata attivata la funzione “MyAnpal”, la nuova app “Domanda e Offerta di Lavoro” messa a disposizione di tutti coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza che per dovrebbe permettere di trovare un lavoro, il servizio dialoga con aziende, Centri per l’Impiego e agenzie interinali e permetterà di congiungere domande e offerte di lavoro.

Il nuovo applicato messo online sul sito dell’Anpal consente:

  • ai cittadini, nonché beneficiari del Reddito di Cittadinanza, di inserire il curriculum vitae in modalità autonoma e di ricercare una posizione lavorativa aperta;
  • all’azienda la gestione delle vacancy, l’inserimento degli esiti del colloquio e la chiusura del ciclo di ricerca lavoro tramite l’inserimento di una Comunicazione Obbligatoria (CO);
  • agli operatori dei Centri per l’Impiego, alle agenzie per il lavoro autorizzate alla intermediazione e ai patronati convenzionati di accedere a tutte le funzionalità previste per l’utente “Cittadino” e “Azienda”, oltre ad alcune funzionalità dedicate.

Come ricorda il sito borsainside.com per poter beneficiare del nuov applicativo è necessario che il beneficiario del reddito di cittadinanza sia registrato al sito web, successivamente in base al profilo associato all’uente potrà essere usato l’applicativo “Domanda e offerta di lavoro”.

Nonostante siano molti i detrattori del reddito di cittadinanza che vorrebbero abolire questa misura, in questi giorni l’Anpal ha pubblicato i dati riguardanti le persone che hanno trovato un impiego, ad oggi le persone che lavorano sono 39.760, con un balzo in avanti di circa 11 mila rispetto al 10 dicembre 2019 (+38,2%).

Sempre secondo i dati pubblicati dall’Anpal da quando si è entrati nella 2 fase, sono state convocati 529.290 beneficiari su un totale di 908.198 che potrebbero stipulare un Patto per il lavoro.

Anche i Navigator sono entrati in gioco, dopo i diversi problemi legati ai concorsi queste figure sono state assunte ed hanno supportato gli operatori dei Centri per l’Impiego nella convocazione e accoglienza di 372.855 beneficiari del Reddito di Cittadinanza, di cui solo 125.641 nel mese di dicembre 2019.

Il Presidente dell’Anpal ha evidenziato che questi risultati non sono certo un fallimento, certo è impensabile garantire a tutti un posto di lavoro ma i numeri fin qui registrati sono molto positivi.

Intanto anche per il mese di Febbraio siamo vicini alla data di accredito che solitamente è intorno al 27 del mese di ogni mese, ricordiamo che non tutti però riceveranno l’accredito mesile sulla carta, coloro che hanno fatto domanda in queste mese o coloro che ancora non hanno aggiornato il Modello Isee, dovranno attendere ancora prima che venga accreditata la somma sulla Carta RDC.

Per loro il pagamento arriverà durante il mese di Marzo poichè l’Inps dovrà prima verificare la regolarità della domanda e della documentazione presentata dal beneficiario, nel caso venisse accolta l’accredito della somma avverrà per il 15 di Marzo.

Coloro che invece non hanno ancora aggiornato il Modello ISEE il pagamento sarà sospeso, l’Inps nei mesi precedenti aveva comunicato che entro la fine di gennaio 2020 i beneficiari del sussidio dovevano presentare il modello Isee aggiornato, poichè l’Inps doveva verificare se vi sono ancora i requisiti per poter beneficiare del reddito.

Per riattivare i pagamenti occorrerà quindi presentare l’ise entro questo mese: dopo di che a marzo si tornerà a ricevere la ricarica.

Ricordiamo inoltre che il Reddito di Cittadinanza nel corso del 2020 potrebbe subire delle modifiche, non verrà certo abolito come qualche esponente politico chiede, ma sarà sicuramente oggetto di alcune modifiche che rientreranno nel calderone delle novità che interessano anche il settore delle pensioni con quota 100 e del salario minimo del quale si discute molto in questi giorni.

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