Una strana situazione quella creatasi per i diplomati magistrale assunti con riserva dalle Gae, in quanto al momento non è ancora stato pubblicato definitivamente il decreto scuola. Approvato lo scorso 6 agosto dal Consiglio dei Ministri con la formula “salvo intese”, il decreto scuola al momento, e poi dato l’indirizzo che ha preso la politica, l’approvazione definitiva appare molto difficile.
Tale decreto non contiene solo le misure urgenti per stabilizzare i precari della scuola secondaria, ma contiene anche la proroga urgente delle graduatorie concorsuali per la scuola secondaria e proroga delle disposizioni in materia di continuità didattica oltre ad un’importante punto che riguarda i diplomati magistrale assunti in ruolo con riserva.
Il decreto scuola prevede che la continuità didattica per i diplomati magistrali assunti con riserva dalle Gae non si interrompa nel caso della sentenza di merito durante l’anno, che sarà sicuramente negativa, ma tali idee le confermava anche già lo scorso anno il decreto dignità.
Per tale motivo il contratto a tempo indeterminato stipulato con clausola per tali docenti, in caso disentenza di merito, secondo il decreto dignità, doveva essere trasformato in un contratto a tempo determinato fino al 30 giugno.
Anche l’articolo 4 del decreto scuola prevede infatti la proroga delle disposizioni del decreto dignità e per tale motivo secondo il decreto legge, se i docenti diplomati magistrale assunti con riserva dal 1° settembre 2019 si trovassero nella situazione di ricevere la sentenza di merito negativa nel corso dell’anno scolastico, si verificherebbe una trasformazione contratto in una supplenza fino al 30 giugno 2020. Qualora non si verificherebbe la pubblicazione del decreto scuola, non ci sarebbe alcun salvataggio per i diplomati magistrale, che potrebbero esser licenziati in pieno anno.
Si attendono nei prossimi giorni ulteriori sviluppi sui provvedimenti da prendere.