ATA Diplomi Falsi, fino a 15 mila euro per un titolo, ecco come funzionava la truffa

Pur di ottenere un titolo di studio erano disposti a sborsare fino 15 mila euro, il titolo gli poteva permettere di entrare a lavorare nella scuola privata come bidelli, tecnici o segretari. Le indagini sono state svolte presso la città di Torino dopo le segnalazioni fatte ai sindacati dai lavoratori, licenziati in questi mesi dalle scuole del Torinese, infatti i controlli a tappeto sulle certificazioni hanno confermato che gli ideatori di tale macchina dell’imbroglio era una vera e propria organizzazione.

ATA: fino a 15 mila euro per un diploma falso, ecco come funzionava la truffa

Arriva a tal proposito una condanna unanime da parte dei sindacati che denunciano i fatti inaccettabili e che il diritto di chi si è comportato in modo onesto dovrebbe essere tutelato mentre chi porta avanti pratiche truffaldine dovrebbe essere condannato.

La segretaria regionale della Flc Cgil Luisa Limone in merito a tale vicenda ha dichiarato che il numero dei posti disponibili e delle assunzioni a tempo indeterminato è molto più basso di quanto servirebbe e tal situazione deve far riflettere che si sia arrivati a questa situazione, inoltre aggiunge che l’atteggiamento degli uffici scolastici regionale e provinciale debba essere apprezzato.

Invece la segretaria torinese della Cisl Scuola, Teresa Olivieri afferma che i falsi e chi li ha fatti vanno condannati in quanto è inquietante anche la disponibilità alla truffa di queste persone che sapevano che i diplomi erano falsi e si sono piegati a pagare cifre importanti.

Le indagini condotte da ottobre 2018 ad ora hanno portato al licenziamento di 110 persone mentre la posizione di 146 è al vaglio della procura di Torino dopo che l’Usp ha segnalato il caso ai magistrati.

Ritenuti i più sospetti i punteggi molto alti dei giovani aspiranti in quanto i titoli e i servizi svolti erano spesso conseguiti in scuole paritarie di altre regioni, al momento si stanno compiendo ulteriori accertamenti anche sui versamenti dei contributi presso l’Inps ed è spesso risultato che tale versamento era assente

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