Novità Maturità 2024, Materie Prove d’Esame, Crediti e Date

Il MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito ex Miur) dovrebbe rendere noto a breve importanti Novità sull’Esame di Maturità 2024 e le materia – o materie – oggetto della seconda prova e discipline affidate ai commissari esterni, nell’articolo facciamo il punto con tutte le novità riguardanti l’Esame di Stato 2024 a cui migliaia di giovani prenderanno parte nella primavera del 2024.

L’Esame di Stato del 2024 prenderà il via il 19 giugno con la prova scritta di Italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio a livello nazionale. Successivamente, il 20 giugno, gli studenti affronteranno la seconda prova scritta, caratterizzata da una specificità a seconda dell’indirizzo di studio. Infine, gli esaminandi dovranno sostenere il colloquio orale. La data di quest’ultima fase non è ancora stata fissata, in quanto la sua programmazione spetta ai singoli istituti.

Per quanto riguarda la Maturità 2024, si conoscono quasi tutti i dettagli, ad eccezione delle discipline che saranno al centro della seconda prova scritta e quelle assegnate ai commissari esterni. Quest’ultima incertezza, tuttavia, sta per essere chiarita: entro il mese di gennaio, il Ministero dell’Istruzione e del Merito è previsto pubblicare un annuncio ufficiale che chiarirà definitivamente questi aspetti.

L’annuncio imminente da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) sta generando un clima di aspettativa e tensione tra gli studenti, in vista della Maturità 2024. C’è una crescente preoccupazione riguardo la possibile reintroduzione della seconda prova multidisciplinare, una sfida che non si è affrontata negli ultimi anni.

Ripercorrendo la recente storia dell’Esame di Stato, lo scorso anno, in un contesto di graduale ritorno alla normalità post-pandemia, il Ministero aveva scelto di limitare la seconda prova scritta a una sola materia per ogni indirizzo di studio, nonostante alcuni indirizzi ne prevedessero più di una. Tale decisione fu adottata come misura di cautela, per evitare un cambio troppo brusco rispetto agli anni precedenti, segnati dalle restrizioni e dagli impatti dell’emergenza sanitaria sulla didattica.

Tuttavia, per l’anno scolastico 2023-2024, si potrebbe assistere a un ritorno alle modalità precedenti alla pandemia. Nel 2019, ultimo anno prima dell’emergenza Covid, la seconda prova consisteva in un compito multidisciplinare che combinava due materie. Se questa ipotesi dovesse concretizzarsi, gli studenti si troverebbero di fronte a una prova più complessa e articolata rispetto agli anni recenti.

In attesa della conferma ufficiale, si consiglia agli studenti di prepararsi per ogni eventualità, considerando la possibilità di un esame più esigente e abbracciante più discipline, in linea con lo standard pre-pandemico.

Tra gli studenti si avverte spesso la curiosità riguardo alla scelta delle materie per l’Esame di Maturità e alla loro eventuale variazione annuale. Per chiarire questi dubbi, è importante considerare alcuni aspetti chiave.

Innanzitutto, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) seleziona le materie per la seconda prova scritta esclusivamente dall’elenco delle discipline caratteristiche di ogni indirizzo di studio. Questo significa che la scelta è limitata alle materie che definiscono in modo specifico l’indirizzo in questione.

Per ottenere un’idea preliminare delle materie che potrebbero essere scelte per l’attuale edizione dell’Esame di Stato, può essere utile esaminare le discipline selezionate nell’edizione precedente. Sebbene non esista una regola assoluta, il Ministero tende spesso a variare sia le materie della seconda prova scritta sia quelle assegnate ai commissari esterni, per garantire un certo equilibrio e varietà negli anni. Tuttavia, questa tendenza non è garantita e può subire eccezioni.

È importante sottolineare che negli indirizzi di studio in cui è presente una sola materia caratterizzante per il secondo scritto, la scelta è inevitabilmente fissa e non soggetta a variazioni. In questi casi, gli studenti possono aspettarsi che la stessa materia venga riproposta ogni anno.

In conclusione, sebbene il MIM possa variare le materie anno dopo anno, questa pratica non segue una regola rigida e può dipendere da diversi fattori, incluso il numero di materie caratterizzanti disponibili per ciascun indirizzo di studio.

Le recenti dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara forniscono indicazioni importanti agli studenti italiani che si accingono ad affrontare l’Esame di Maturità il 19 giugno. In primo luogo, è confermato che la prova scritta di italiano aprirà l’esame, in linea con la tradizione. Il Ministro ha evidenziato che si attueranno solo delle “manutenzioni” all’esame attuale, senza introdurre stravolgimenti o sorprese dell’ultimo momento.

Tuttavia, un aspetto rilevante è rappresentato dalle possibili modifiche al colloquio orale. Il Ministro Valditara ha enfatizzato la preferenza per un approccio che privilegi i collegamenti interdisciplinari, anziché limitarsi a una semplice interrogazione sulle materie del quinto anno, compresa l’educazione civica.

Un altro punto importante riguarda i Percorsi sulle Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), precedentemente noti come alternanza scuola-lavoro. Questi percorsi, che variano in base all’indirizzo di studio, potrebbero diventare parte integrante dei requisiti di ammissione all’esame.

I crediti richiesti differiscono tra i vari tipi di istituti: 210 ore nei professionali, 150 negli istituti tecnici e 90 nei licei, accumulati nell’ultimo triennio. Sebbene inseriti già nella riforma del 2017 e prorogati negli anni successivi, si attende una conferma ufficiale sul loro ruolo nell’esame.

È previsto che il programma svolto nell’ambito dei PCTO dovrà essere oggetto di discussione durante il colloquio orale. Questo aspetto sottolinea l’importanza dei PCTO non solo come esperienza formativa durante il percorso di studi, ma anche come elemento valutativo nell’ambito dell’esame di maturità.

Il dibattito e le speculazioni tra gli studenti riguardo alla scelta della seconda materia per la prova scritta dell’Esame di Maturità 2024 sono ancora in corso, con la decisione finale prevista per la fine del mese. Secondo quanto riportato dal portale Skuola.net, specializzato in tematiche educative, una delle ipotesi prevede la possibilità che per alcuni indirizzi, come il liceo scientifico, possano essere selezionate insieme materie come matematica e fisica, mentre per il liceo classico si potrebbe optare per una combinazione di greco e latino.

Questa eventualità si basa sul Decreto Legislativo 62/2017, che stabilisce che la seconda prova può includere una o più materie caratterizzanti di un determinato indirizzo di studio.

In merito alle altre componenti dell’esame, resta confermato l’obbligo per gli studenti di aver svolto a marzo il test Invalsi, sebbene il risultato di questo non avrà impatto sul voto finale dell’esame di maturità. La composizione della commissione d’esame rimarrà invariata, consistendo in tre docenti interni alla scuola, tre commissari esterni e un presidente esterno.

Per quanto riguarda la valutazione finale, questa verrà espressa in centesimi. La prima prova scritta di italiano, prevista per il 19 giugno, offrirà agli studenti una scelta tra tre tipologie di elaborato, da completare in sei ore.

Le opzioni includono l’analisi di un testo (prosa o poesia), la stesura di un testo argomentativo basato su tre tracce di diversi ambiti (storico, artistico, economico, sociale, ecc.) e un tema di attualità, con due tracce su argomenti di rilevante interesse. Infine, il 20 giugno si svolgerà la seconda prova scritta, che varierà a seconda dell’indirizzo di studi seguito dall’allievo.