Regalare smartphone ai bambini, ecco le indicazioni della psicologa

La decisione di regalare o acquistare un primo smartphone ai figli può essere complessa e dipende da vari fattori. La psicologa Mara Morelli sottolinea che non è semplice stabilire a quale età sia appropriato fare questo regalo. Sebbene ci siano studi che evidenziano l’impatto dei dispositivi sulla salute mentale, la questione è complessa e può variare da caso a caso.

È importante considerare diversi fattori, tra cui lo sviluppo emotivo e cognitivo del bambino, la sua maturità, e la necessità effettiva di avere uno smartphone. La psicologa suggerisce che impostare limiti e mantenere una comunicazione aperta e interessata con i figli può aiutare a evitare alcuni problemi legati all’utilizzo del dispositivo.

La chiave è trovare un equilibrio tra l’accesso alle tecnologie e la gestione responsabile del loro utilizzo.

La psicologa sottolinea che non esiste una regola fissa su quale sia l’età giusta per regalare uno smartphone ai bambini. In particolare, per i bambini più piccoli, è essenziale guidarli nell’utilizzo, poiché potrebbero non avere ancora la capacità di autoregolarsi e necessitano di limiti esterni.

Regolare il tempo trascorso sui dispositivi non è solo una questione di quantità, ma anche di qualità. È importante capire come i bambini utilizzano gli smartphone e attivare sistemi di parental control per garantire un utilizzo sicuro e appropriato. Mantenere un canale comunicativo aperto è fondamentale, così come stabilire regole e limiti che possano essere rassicuranti per i figli. La letteratura scientifica conferma l’importanza di impostare limiti chiari per i bambini.

La psicologa suggerisce che l’età più appropriata per regalare uno smartphone ai bambini potrebbe essere dalla scuola secondaria in poi, generalmente intorno agli 11 o 12 anni. Tuttavia, enfatizza che è essenziale monitorare attentamente come vengono utilizzati questi dispositivi e che gli adolescenti potrebbero non rendersi conto dei pericoli associati.

Tra i principali pericoli, la psicologa menziona l’adescamento online come una preoccupazione significativa. Gli adolescenti potrebbero comunicare con sconosciuti, condividere informazioni personali e, in alcuni casi, essere vittime di ricatti basati su foto o video compromettenti. Altri rischi includono il sexting, che è diffuso tra i giovani e può portare al revenge porn. La psicologa sottolinea l’importanza di educare i ragazzi sin da subito, sia a casa che a scuola, su come navigare in modo sicuro nel mondo online.

La psicologa avverte del rischio di dipendenza dagli smartphone, affermando che, sebbene non sia automatico, l’uso disfunzionale dei dispositivi può diventare un problema per i ragazzi.

I genitori dovrebbero prestare attenzione a segnali come il rifiuto di uscire con gli amici, l’utilizzo prolungato dei dispositivi, anche durante la notte, e la prioritizzazione delle interazioni online rispetto a quelle offline. La compromissione del ciclo del sonno è un altro indicatore di possibili problemi legati all’uso eccessivo degli smartphone.

Secondo la psicologa, per insegnare ai figli un uso corretto dello smartphone, è essenziale fornire loro orientamento sin dall’inizio, spiegando cosa possono fare, incoraggiandoli a chiedere aiuto e consiglio. La comunicazione aperta è fondamentale, e i genitori dovrebbero essere curiosi riguardo alle attività online dei loro figli.

La psicologa sottolinea l’importanza di essere attenti a ciò che i figli fanno sul web per intercettare tempestivamente eventuali difficoltà. La psicologa consiglia anche l’implementazione di regole chiare e comportamenti coerenti per gestire l’uso degli smartphone. Riguardo alla scelta tra smartphone e tablet, non vede differenze significative, tranne che, eventualmente, il tablet può essere mantenuto in una zona più sicura se non è connesso a Internet.