Sulla chiusura delle scuole comunicata ieri dal Premier Conte si è creato un po di caos soprattutto tra il personale della scuola, come docenti, ata e amministratici che non sanno se devono andare a scuola o devono restare a casa, su questo aspetto ci ha pensato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini che ha fatto chiarezza su questo aspetto che in prima battuta non era subito stato chiaro.
Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha precisato che il governo ha chiuso le scuole ma ha sospeso solo le attività didattiche, quindi il personale della scuola come docenti, ata e amministrativi dovranno regolarmente recarsi a scuola e non rimanare a casa.
Landini ha anche aggiunto che il Governo ha assicurato che nelle prossime ore verranno approfonditi diversi problemi e temi, non ultimo il possibile ricorso agli ammortizzatori sociali a sostegno dei genitori che dovranno assentarsi dal lavoro per accudire ai figli.
Per la verità abbiamo già avuto modo di chiarire che nel caso di interruzione delle attività didattiche non si fa lezione e gli studenti non vanno a scuola, ma restano fermi gli obblighi contrattuali del personale.
In pratica se in una giornata di interruzione è prevista una seduta del collegio dei docenti o di un altro organo collegiale, la riunione si svolge regolarmente.
Ma è anche possibile che i docenti vengano convocati per un incontro urgente, magari legato proprio alla gestione dell’emergenza o del rientro a scuola degli alunni.
Anche in questo caso esiste un obbligo di partecipazione.
Ecco di seguito le parole di Landini intervistato dai giornalisti:
