Il gioco d’azzardo per molte persone rappresenta una vera e propria malattia, spesso il fenomeno del gioco interessa anche persone molto giovani, spessi edolescenti che vengono attiranti da questo mondo fatto di luci e suoni, il rapporto Casos (Consumi d’Azzardo Studio Osservazionale fra gli Studenti) ha messo in luce proprio il rapporto che oggi c’è tra i giovani e il gioco d’azzardo.
Secono quanto è emerso da questo rapporto il 49 per cento degli studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni ha giocato d’azzardo almeno una volta nella propria vita e il 46 per cento lo ha fatto almeno una volta negli ultimi 12 mesi.
Il rapporto si è basato su un campione di 24 scuole superiori, per un totale di oltre 2.100 ragazzi nella regione abruzzo e per l’anno scolastico 2018-2019, secondo i dati emersi ad aver giocato di più sono stati i maschi con il 58% contro l’altro sesso che si ferma al 32% del totale preso in esame.
Nonostante la legge italiana vieti il gioco ai minorenni, il 45 degli studenti minorenni abruzzesi ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita e il 44 lo ha fatto nel corso dell’anno, con prevalenze che risultano superiori alla media nazionale, con una spesa media pro capite per il gioco d’azzardo pari a 1.520 euro contro una media nazionale di 1245 euro.