In questi giorni un po in tutte le regioni italiane sono iniziate le lezioni in tutti i gradi di istruzione, come ogni anno il presidente della repubblica partecipa alla giornata che simbolicamente segna l’inizio dell’anno scolastico, il presidente Mattarella non è mancato a questa giornata rivolgendosi direttamente agli studenti e docenti nel suo discorso.
Inizio anno scolastico, il discorso di Mattarella agli studenti
La giornata che simbolicamente segna l’inizio del nuovo anno scolastico si è tenuta a L’Aquila all’evento hanno partecipato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti.
Temi come la rinascita attraverso la scuola, la tutela dell’ambiente e l’inclusione faranno da cornice ai discorsi del ministro dell’Istruzione e del presidente della Repubblica.
La cerimonia è trasmessa in diretta su Rai Uno.
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L’incontro di oggi è un richiamo ai valori della scuola e al tempo stesso alla sua necessaria apertura all’intera società, alla comunità di cui ciascuno di noi è parte. Un ringraziamento particolare alla città de l’Aquila, alla scuola primaria “Mariele Ventre”, che ci ospita, e alla sua direttrice. Questa scuola è un simbolo. Non ha mai smesso di funzionare, anche nei giorni più drammatici seguiti al terremoto. Le pubbliche istituzioni sono chiamate a sostenere i programmi di ricostruzione, offrendo a L’Aquila le opportunità che la sua gente e la sua storia meritano e, in egual modo, devono rispettare gli impegni verso le altre comunità colpite da sismi in anni più recenti. Agli insegnanti, agli studenti, alle loro famiglie va garantita ovunque la massima cura per la sicurezza degli edifici, secondo gli standard esigenti che consentono oggi le moderne tecnologie. Investire nella scuola è la scelta più produttiva sia per le istituzioni sia per le famiglie. Accresce il capitale sociale del Paese. Rinunciare alla formazione, o vivere la scuola senza impegno, è spesso l’anticamera dell’emarginazione, della povertà, dell’illegalità. Tanti meriti vanno riconosciuti agli insegnanti, ai #maestri, ai professori, che mettono la loro passione e la loro preparazione a servizio dei giovani. Non sempre ricevono dalla società e dalle istituzioni il riconoscimento che è loro dovuto. La scuola e la famiglia devono parlarsi, incontrarsi, collaborare tra loro. Una società aggressiva, attraversata dal risentimento, orientata a esaltare l’interesse individuale a discapito della comunità, rischia di accentuare le fratture tra insegnanti e genitori. La nostra società ha bisogno di ascolto, di dialogo, di rispetto degli altri, di maggiore fiducia. E la fiducia comincia dalla scuola. Il pensiero corre a quel ragazzino di quattordici anni, che veniva dal Mali, che aveva attraversato il deserto ed è annegato in un naufragio nel Mediterraneo. Quando ne hanno ritrovato il corpo, si è scoperto che aveva cucito, nel vestito, la sua pagella. La scuola è una speranza, sempre e ovunque. Rappresenta la finestra di opportunità per il futuro di ciascun giovane. Compito della Repubblica è garantirla costantemente. Dobbiamo renderla più forte ed efficace”.